Giovedì 12 Settembre 2024
SARA FERRERI
Cronaca

L’irruzione in casa. Uccide a coltellate l’ex moglie e sveglia la figlia: chiama il 112. Aveva il braccialetto elettronico

Arrestato un operaio di 55 anni, era già sotto processo per maltrattamenti. Il giallo del dispositivo. I messaggi su Facebook prima del delitto: "Il peggior difetto è essere brave persone".

L’irruzione in casa. Uccide a coltellate l’ex moglie  e sveglia la figlia: chiama il 112. Aveva il braccialetto elettronico

L’irruzione in casa. Uccide a coltellate l’ex moglie e sveglia la figlia: chiama il 112. Aveva il braccialetto elettronico

CERRETO D’ESI (Ancona)

Nonostante il braccialetto elettronico esce di casa in piena notte, ha con sé anche un coltello, percorre 20 chilometri in auto. Sta andando a casa della moglie, dalla quale si sta separando: arriva e le sferra quindici coltellate. La figlia 16nne dalla sua camera da letto sente le urla, accorre. Il padre, con le mani insanguinate, le dice: "Ho fatto un casino... chiama il 112". Lui, Franco Panariello, è operaio metalmeccanico 55enne.

Concetta Marruocco, infermiera professionale in ospedale a Matelica e mamma di tre figli, è morta dopo aver lottato a mani nude per difendersi dalla furia di quell’uomo, che in passato aveva già picchiato lei e la figlia. L’ultimo femminicidio annunciato è accaduto in un appartamento della periferia di Cerreto d’Esi, cittadina tranquilla a pochi chilometri da Fabriano.

Lui – dirà – "voleva chiedere un chiarimento", ma aveva il coltello in pugno, lasciato dopo il delitto nel prato fuori dal condominio. Lì, dove il killer ha atteso i carabinieri per farsi arrestare. Sono le 3, pochi istanti, una lite furibonda e il rumore sordo di 15 coltellate affondate nel corpo di Concetta Marruocco, 53 anni, originaria di Torre del Greco come il marito, ma da molti anni a Cerreto d’Esi.

Sotto choc la figlia 16enne, già vittima di maltrattamenti, come la madre, da parte del killer che per queste aggressioni era sotto processo. In più, gli era stato applicato il braccialetto elettronico, sempre collegato con le forze dell’ordine. Un dispositivo in collegamento anche col gps della donna, ma lei in quel momento dormiva. Resta da capire perché il braccialetto che l’uomo avrebbe avuto nel momento dell’accoltellamento e dell’arresto, non abbia funzionato durante il tempo passato per percorrere i 20 chilometri in auto fino a Cancelli di Fabriano, proprio verso casa della ex.

La coppia era in fase di separazione. I due vivevano a distanza perché per Panariello "c’era la misura del divieto di avvicinamento nei confronti della moglie – spiega il suo avvocato Ruggero Benvenuto – con la misura del braccialetto elettronico. C’è allora da capire cosa sia accaduto: se sia scattato l’alert e chi avrebbe dovuto controllarlo. Lui ha chiesto alla figlia di chiamare le forze dell’ordine e l’ambulanza, dopodiché ha atteso il loro arrivo sotto casa. Ultimamente aveva chiesto di essere seguito e si era rivolto a uno psichiatra dell’ospedale di Fabriano, ma non so dire se assumesse dei farmaci".

La donna era seguita dal centro antiviolenza (che ora accusa: "Una tragedia annunciata, lei si stava rifacendo una vita e aveva avuto il coraggio di denunciare 20 anni di calvario, ma non è stata difesa"), tutta la famiglia era sotto il radar dei servizi sociali e sanitari. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo venerdì sera si era sentito poco bene, così è andato al pronto soccorso per accertamenti. Un mese prima aveva avuto un infarto. I sanitari l’altra sera non hanno riscontrato criticità, così l’hanno dimesso.

Tornato a casa, però, l’uomo si è alzato. Ha preso un vecchio mazzo di chiavi di casa della moglie. Il resto è cronaca, un delitto che somiglia sinistramente a molti altri femminicidi consumatisi nella separazione tra coniugi o fidanzati. Il killer è stato portato a Montacuto. È accusato di omicidio volontario pluriaggravato, ma potrebbe essergli contestata anche la premeditazione. "A volte il peggior difetto è essere brave persone", è una delle folli frasi condivise su Facebook da Franco Panariello.