Lunedì 15 Aprile 2024

L’influencer, il marito e la deriva social

Chiara

Di Clemente

Con circa dieci anni di ritardo sulla cronaca, in questi giorni il Festival di Sanremo si è accorto che esiste Instagram ed, ebbro dell’entusiasmo imbarazzante (cringe) tipico del neofita, se ne è perdutamente innamorato. Dal palco del Festival sono stati fatti più spot (gratis) all’aggeggio social di Zuckerberg che a poltrone, sofà, navi e intera compagnia pagante. Cui prodest? Dalla Rai fanno sapere che tale campagna pubblicitaria è stata impossibile da normare poiché avvenuta a Festival in corso, lanciata – estemporanea – dalla Ferragni che ha creato in diretta il famoso profilo Instagram del vecchio boomer inetto e stupìto Amadeus – ora già a 1,5 milioni di follower –, e poi da lì è cresciuta in maniera naturale, giammai premeditata, e che un compenso comunque c’è, per la Rai, in termini di svecchiamento della platea. In fondo è per quello che la Ferragni è stata stretta a coorte: così si chiude il cerchio, evviva evviva. Peccato che in Italia non si possa andare in tv a sponsorizzare implicitamente un prodotto: l’inserimento di prodotti a fini commerciali e le pubblicità devono essere segnalate per legge. Per legge. Poi vabbé, anche qui è la solita manfrina: noi non lo sapevamo, non potevamo intervenire in diretta, ecc ecc. Certo è che se inviti su quel palco la regina di Instagram – proprio al fine di posizionarti tra i più giovani sui social – non è così impossibile prevedere che ella tale strumento, che è sua nota propaggine, lo userà a sfare pure in quella circostanza. Così come non è difficilissimo prevedere che, avuta la Ferragni a Sanremo, la signora si porterà appresso l’altra sua famosa propaggine, il marito Fedez, e che sarà proprio il marito Fedez – detto anche “scheggia impazzita quando gli dai una diretta Rai“ – colui che farà scoppiare le polemiche più feroci. A essere negli eterei panni di Chiara, ci sarebbe persino da rabbuiarsi: la sua discesa dall’empireo social alla pseudo realtà tv sanremese nel nome dell’empowerment femminile si è conclusa se non con il ridimensionamento quantomento con una generalistica normalizzazione del suo mito, a fronte del rafforzamento del mito (di disturbatore numero 1) del marito. Oggi su Instagram fioccano i meme: sentiti divorziata. Ma va così, domani è un altro post.