Mercoledì 24 Aprile 2024

Parrucchieri ed estetiste, le linee guida Inail anti-Coronavirus

Due metri di distanza tra le postazioni, clienti solo su prenotazione, niente riviste da leggere nell'attesa e deroghe per le aperture

Due parrucchieri disinfettano spazzole e postazioni (Ansa)

Due parrucchieri disinfettano spazzole e postazioni (Ansa)

Roma, 13 maggio 2020 - Possibilità di aprire anche domenica e lunedì e orario prolungato, distanza minima di almeno due metri fra le postazioni, shampoo obbligatorio e aree d'attesa all'esterno. Dopo quelle per ristoranti, bar e spiagge, ecco le linee guida di Inail e Iss per la riapertura dal 18 maggio di parrucchieri ed estetiste, approvate dal Comitato tecnico scientifico per l'emergenza Coronavirus

Non si tratta di disposizioni vincolanti, precisa l'Inail, ma di contributi di carattere scientifico per un settore che comprende i saloni di barbieri e parrucchieri, gli istituti di bellezza e quelli di manicure e pedicure, per un totale di oltre 140mila imprese e 260mila addetti, in cui i rischi maggiori derivano dalla stretta prossimità con il cliente e dall'elevata probabilità di esposizione a fonti di contagio, legata anche alla presenza di operazioni che comportano la formazione di aerosol. 

Orari di apertura e chiusure

"Al fine di garantire l'accessibilità ai servizi dopo un lungo periodo di chiusura e in considerazione delle misure da adottare, che verosimilmente ridurranno il numero di trattamenti in contemporanea - si legge nel documento - è opportuno prevedere la possibilità di permettere deroghe ai giorni di chiusura e consentire l'estensione degli orari di apertura dei locali". 

Aree d'attesa e porte aperte

Per razionalizzare gli spazi interni e consentire il distanziamento sociale, sottolineano inoltre gli esperti, bisognerà "favorire la realizzazione di aree di attesa" per i clienti "anche all'esterno dei locali, consentendo ove possibile l'occupazione del suolo pubblico in deroga". Per quanto riguarda i locali è consigliato tenere le porte aperte ed eliminare gli impianti di ricircolo sia di riscaldamento che di raffrescamento.

Prenotazione e distanza di 2 metri

L'Inail indica poi tutta una serie di "misure organizzative generali": si va dalla prenotazione obbligatoria (fase in cui vanno "predeterminati i tipi di trattamento richiesti") alle barriere di separazione tra le varie aree, dalla previsione di una distanza minima di almeno due metri tra le postazioni all'eliminazione di "riviste e ogni altro oggetto che possa essere di utilizzo promiscuo nel locale". 

Shampoo obbligatorio e niente riviste da leggere

I trattamenti "di taglio e acconciatura devono necessariamente essere preceduti dal lavaggio dei capelli". Dovrà inoltre essere presa la temperatura ai clienti, consegnata loro una "borsa/sacchetto individuale monouso per raccogliere gli effetti personale", privilegiare i pagamenti con bancomat e sistemi contactless. Sia per i clienti che per i dipendenti è ovviamente previsto l'obbligo di mascherina (per i lavoratori anche di guanti in nitrile e schermi facciali) e vanno utilizzati grembiuli e asciugamani monouso, così come bisogna sanificare le postazioni e gli strumenti dopo ogni trattamento e predisporre dei dispenser con soluzioni igienizzanti. 

Rapporto con il cliente

Gli esperti entrano anche nei rapporti sociali tra cliente e titolare o dipendente del negozio. È necessario, scrivono infatti, "privilegiare la conversazione con il cliente tramite lo specchio e svolgere le procedure rimanendo alle spalle del cliente in tutti i casi possibili". 

Estetiste: niente uso del vapore

Un capitolo del documento tecnico è dedicato agli estetisti, settore dove già sono in uso "misure di prevenzione del rischio da agenti biologici". Ma questo non basta: per i trattamenti del viso che richiedono l'uso di vapore, spiegano gli esperti, si dovranno prevedere operazioni alternative e in ogni caso potranno esser fatti solo in locali separati. Dovranno inoltre rimanere chiuse saune, bagno turco e vasche idromassaggio e vanno pulite e disinfettate tutte le superfici della cabina estetica ad ogni cambio di cliente. Per i lavoratori è previsto l'uso delle mascherine Ffp2 e ffp3 e non di quelle chirurgiche, oltre alle maschere protettive o visiere.