Linea dura della Cisl: "Obbligo vaccinale per tutti"

"Il ritorno alla stagione delle misure restrittive sulle imprese deve essere scongiurato in ogni modo e lo strumento migliore per raggiungere il risultato è il Green pass". L’ultima presa di posizione forte è della principale associazione delle imprese dei pubblici esercizi, Fipe-Confcommercio, che si è rivolta al governo (con una lettera al premier ed ai ministri competenti) e alle Regioni, con toni anche duri verso i No-vax. Mentre è netta la presa di posizione del leader della Cisl Luigi Sbarra: "La Cisl chiede al governo e al Parlamento un’assunzione forte di responsabilità, approvando subito una legge che preveda l’obbligo alla vaccinazione per tutti i cittadini". È da registrare anche la posizione del presidente dell’Inps, Pasquale Tridico: "Come professore universitario mi farebbe piacere che il mio rettore mi dicesse: senza Green

pass non puoi entrare in aula perché rischi di contagiare gli studenti".

Parole, quelle del numero uno dell’ente previdenziale, che accendono i riflettori sulla platea di docenti, bidelli e amministrativi della scuola ancora sprovvisto del certificato vaccinale. Stando all’ultimo report dell’Istituto superiore di sanità, sono 186.571, pari al 12,82%, gli appartenenti al personale scolastico che non si sono ancora vaccinati. In particolare, su una popolazione di 1.455.308 persone, 1.225.586 hanno ricevuto la prima dose (l’84,21%) e 1.190.932 hanno completato il ciclo d’immunizzazione, pari all’81,83%.

Chi di questi lavora in una scuola paritaria cattolica da settembre avrà vita dura. Almeno per i docenti scatterà l’obbligo di Green pass, con sospensione dal servizio e stop allo stipendio per quelli non vaccinati. Lo comunica Francesco Ciccimarra, presidente dell’Associazione gestori istituti dipendenti dall’autorità ecclesiastica.