Giovedì 18 Aprile 2024

L’industriale Riello "La rotta va invertita Più soldi alle famiglie per favorire i consumi"

"Non ha senso confermare il reddito di cittadinanza, favore al lavoro nero. Vanno agevolati gli imprenditori che mantengono gli utili in azienda. Imprese e cittadini sono tutti con la testa nella ghigliottina energetica"

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Claudia

Marin

Il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, sostiene che "manca un intervento choc sul cuneo fiscale". In realtà, ci sono 3 punti di taglio ma solo per i lavoratori. È d’accordo? "Credo che in un momento storico particolare come quello di oggi sia necessario intervenire in prima battuta sulla riduzione dell’Irpef – avvisa Giordano Riello, giovane presidente della Nplus, azienda innovativa nella produzione di schede elettroniche di alta tecnologia, ma anche nipote di quel Giordano Riello, che negli anni Sessanta introdusse per la prima volta in Europa l’aria condizionata –. Poter concedere alle persone fisiche, e quindi alle famiglie, una maggiore capacità di acquisto non può che riflettersi in modo diretto sull’economia reale e sui consumi".

Prima il potere d’acquisto delle famiglie, dunque?

"Bisogna necessariamente invertire la rotta legata alla diminuzione dei consumi da parte delle persone e, per farlo, è sostanzialmente necessario aumentare la capacità di spesa. Una volta fatto questo, senza dubbio, sarà necessario intervenire con manovre decise a beneficio delle imprese. Nelle condizioni in cui versa l’Italia la coperta si sa bene essere corta e tutto non si può fare. Ma è necessario partire e dare un segnale verso una inversione di tendenza".

La parte più consistente del pacchetto è, però, per fronteggiare il caro energia. È un’impostazione che la convince?

"Imprese e famiglie hanno la testa nella ghigliottina energetica. Un pacchetto economico deciso a sostegno della Nazione che vada in questa direzione è assolutamente necessario. Forse non è nemmeno sostegno, bensì sopravvivenza! L’Italia non ha mai voluto investire su fonti energetiche (e ne è l’esempio più lampante l’energia nucleare) che la rendessero autonoma rispetto ad altri Paesi. Una visione miope che oggi ci porta a piangere guardando le bollette che tutti noi ci troviamo a dover pagare".

Il capitolo fisco è costituito principalmente da un po’ più di flat tax e dalla tregua fiscale. Come lo valuta?

"È probabile, se non sicuro, che le cartelle con importo inferiore a 1.000 euro siano inesigibili. Perlomeno perché risultano paradossalmente più alti i costi amministrativi e di gestione che il valore in sé della cartella. Personalmente credo che questa non sia una manovra strutturale che possa fare la differenza ma sia piuttosto una goccia nell’oceano. O meglio, "a drop in the ocean", come dicevano gli Inglesi. La flat tax fino a 85.000 euro invece credo possa essere uno strumento utile a garantire maggiore capacità di spesa, e a garantire quindi maggiore dignità, alle persone. Anzi, per una una questione di parità sociale la andrebbe estesa a tutte le persone con stipendi uguali o inferiori a 85 mila euro".

L’altro fronte caldo riguarda il reddito di cittadinanza: è favorevole a una stretta per chi può lavorare?

"Il reddito di cittadinanza, così come era stato pensato non ha senso che venga confermato. Il rischio concreto, registrato in questi anni, è stato l’aumento del lavoro nero. Una stretta era assolutamente necessaria perché, e lo abbiamo visto nell’ultima tornata elettorale, il pericolo è che venisse strumentalizzato come voto elettorale. Cosa inaccettabile in una democrazia seria. La Repubblica ha l’obbligo di aiutare e assistere persone e famiglie in povertà, ma non di regalare denaro".

Che cosa manca nella manovra?

"Credo che bisognerebbe potenziare la cosiddetta Ace che ha lo scopo di incentivare la patrimonializzazione delle imprese attraverso un’agevolazione legata al mantenimento degli utili in azienda. Così si premierebbero tutte quelle aziende che danno importanza al patrimonio reinvestendo gli utili generati nella azienda stessa creando, inevitabilmente, nuovi posti di lavoro e dando così dignità e futuro al territorio".