L’incubo di un’altra Capitol Hill Poche ore all’arresto di Trump Alta tensione, New York blindata

I repubblicani sostengono l’ex presidente, ma invitano i supporter a evitare violenze. Donald nei guai per la relazione con Stormy Daniels, ecco chi è la pornostar che divide il Paese

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di Giampaolo Pioli

Forse Donald Trump in queste ore sta pensando all’attuale presidente del Brasile Ignacio Lula. Per lui potrebbe diventare un modello. Condannato, finito finito in carcere e adesso di nuovo alla guida del suo Paese. L’America però non è il Brasile. Trump guarda alle presidenziali del 2024 per le quali si è già candidato, come se prima non fosse successo niente. È convinto di conquistare la nomination repubblicana l’anno prossimo per poi tentare la rivincita su Biden.

Questa sera a New York tutti si aspettano una vera anteprima di questo grande scontro politico. I sostenitori di Trump mobilitati da un messaggio dell’ex presidente dovrebbero arrivare a Manhattan per fare pressione affinché l’ex presidente non venga incriminato. Qualcuno teme nuovi atti di violenza o scontri fra trumpiani e anti-trumpiani. Fbi, polizia di New York e dello stato Cia e Secret service, questa volta annunciano però che non si faranno trovare impreparati come è accaduto con l’assalto al Congresso nel gennaio del 2021 per il quale già centinaia di persone sono state condannate o sono finite in carcere.

Le aree dei palazzi di giustizia di Manhattan e di Brooklyn sono presidiate, così come la Trump Tower sulla Fifth Avenue, dove Donald potrebbe decidere di trascorrere la notte se davvero domani mattina venisse convocato davanti ai magistrati. Secondo l’ufficio del procuratore di New York Alvin Bragg nessuno ha mai diffuso una data per indicare a Trump quando presentarsi in tribunale per farsi leggere i capi di imputazione e prendere le impronte digitali.

Nessuno crede che gli verranno messe le manette ai polsi proprio nel rispetto della sua figura passata e nemmeno verrà sistemato o in una cella comune, ma sarà lasciato libero su cauzione fino al processo nel caso venisse davvero incriminato e pagasse la cauzione

Mentre molti media americani da giorni parlavano di incriminazione imminente, è stato lo stesso Trump a dire al suo popolo "secondo fughe di notizie illegali martedì verrò arrestato. Mobilitatevi , protestate e riprendete il vostro Paese". Il presidente repubblicano della Camera Kevin McCarty è sceso in campo al suo fianco per dire: "Ci risiamo, è la solita caccia alle streghe".

In coro i democratici ribattono invece "la giustizia in America deve essere uguale per tutti anche per un ex presidente".

Col salire della tensione, sia sul piano giudiziario che politico, il palazzo di giustizia era al lavoro anche di domenica e si è appreso che il grand jury ascolterà questa mattina l’avvocato Robert Costello parte del team legale di Trump il quale tenterà di dimostrare, prima della decisione finale che Michael Cohen, uno dei testimoni chiave ed ex braccio destro di Trump, è un teste completamente inattendibile la cui parola o quella dell’attrice a luci rosse Stormy Daniels non possono portare all’incriminazione senza precedenti di un presidente degli Stati Uniti.

Per più di un mese il grand jury ha ascoltato diverse decine di testimoni : Michael Cohen è stato sentito 21 volte e questa mattina è stato chiamato per mettersi nuovamente a disposizione del procuratore generale che lo utilizzerà come testimone contro l’eventuale deposizione di Costello.

Anche Stormy Daniels l’attrice di film a luci rosse che ha ricevuto nel 2016 oltre 130,000 dollari per assicurare il suo silenzio proprio dalle mani di Michael Cohen è stata sentita la settimana scorsa sotto giuramento. L’ex presidente Trump invece, invitato a presentarsi spontaneamente si è rifiutato di affrontare il grand jury spedendo Costello al suo posto.

I magistrati non hanno creato un’istruttoria morale sul diritto o meno di un individuo di avere o meno una relazione con un’attrice a luci rosse, ma contesterebbero a Trump la forma del pagamento, che non è arrivato da un suo conto personale ma da quello di una delle sue società, nascosto con una motivazione diversa e fiscalmente deducibile. Il nuovo portavoce di Trump l’avvocato Joe Tacopina è convinto che "se venisse incriminato, Trump vincerebbe le elezioni del 2024 con un margine nettissimo su Biden".

La storia dell’incriminazione in altre parole sta diventando sempre di più un mistero, se non un nuovo test per misurare sul campo la compattezza delle truppe trumpiane. Il procuratore Alvin Bragg ha chiesto alle autorità di polizia di vigilare sui social e sui messaggi che i sostenitori di trump più violenti si stanno scambiando in vista dell’annunciata dimostrazione di questa sera "Il nostro ufficio – dice – continuerà le sue indagini e non intende farsi intimidire da nessuno".