Martedì 23 Aprile 2024

L’incontro col Papa Un angelo e un libro La famiglia Meloni porta i doni a Francesco

Colloquio di 35 minuti. I temi: inverno demografico, migranti e Ucraina. Ma la premier ha anche affrontato la questione Giubileo 2025. Bergoglio alla piccola Ginevra: "Che cosa scrivi nel tuo quadernetto?"

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di Elena G. Polidori

È stata, anche quella di ieri, una prima volta. Per il Vaticano e per lo Stato Italiano. La prima volta, infatti, che una premier donna, di centrodestra, ha incontrato un Papa, portandosi dietro la famiglia, da donna non sposata, ma dichiaratamente "cristiana".

Dettagli, tuttavia, in un incontro – il primo comunque per Meloni – che con Francesco, reduce dal lutto di Benedetto XVI e dalle dichiarazioni di Padre Georg Gaenswein, ha affrontato temi di stretta attualità, come "la lotta alla povertà, la famiglia con particolare riferimento all’inverno demografico – si legge in una nota vaticana – i migranti, l’Ucraina".

Temi poi scanditi anche in un successivo incontro con il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato, accompagnato da monsignor Paul Richard Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali. "Durante i cordiali colloqui in Segreteria di Stato – prosegue la nota – sono state sottolineate le buone relazioni bilaterali". Al termine dell’incontro la premier ha twittato: "Un onore e una forte emozione avere l’opportunità di dialogare con il Santo Padre sulle grandi questioni del nostro tempo"; va sottolineato che per Meloni, il "bilaterale" di ieri è servito anche a riaffermare la sua leadership nel centrodestra persino nei rapporti con la Chiesa cattolica e il Vaticano, superando il "dietrismo" (termine coniato da Francesco per i cattolici conservatori) dell’altro leader della coalizione, ovvero Matteo Salvini, colui che indossava provocatorio contro Francesco la maglietta con su la scritta "Il mio Papa è Benedetto".

Dunque ieri, nel Cortile di San Damaso, la premier e i familiari (lei in tailleur pantaloni nero, il compagno Andrea Giambruno e la figlia Ginevra in scuro) sono stati accolti da padre Leonardo Sapienza, reggente della Casa pontificia, e dall’ambasciatore italiano presso la Santa Sede Francesco Di Nitto. Va ricordato che la premier, cresciuta nell’era di Giovanni Paolo II e ‘spiritualmente’ vicina a Benedetto XVI, ha tuttavia inserito Francesco, nel suo discorso di insediamento, fra le sue fonti di ispirazione, citando anche una sua frase: "La povertà non si combatte con l’assistenzialismo, la porta della dignità di un uomo è il lavoro".

Ecco, in 35 minuti di colloquio, fra Meloni e Francesco, e nello scambio dei doni, nella conversazione affettuosa del Papa con Ginevra ("che cosa scrivi in questo quadernetto che hai portato con te?"), nel riconoscimento che Bergoglio ha fatto di Giorgia come "parte del popolo della Chiesa", si è schiusa una convergenza di vedute e di soluzioni tra il potere laico e quello ecclesiastico che sono segnale di una sintonia tra i due. Alla fine dell’incontro, poi, consueto scambio di doni: il Pontefice ha donato a Meloni un’opera in bronzo dal titolo Amore sociale, raffigurante un bimbo che aiuta un altro a rialzarsi, con la scritta "Amare Aiutare", oltre a una serie di libri. Meloni ha ricambiato con una copia de La santa messa spiegata ai bambini di Maria Montessori, un volumetto del 1920 contenente Il cantico delle creature e I fioretti di San Francesco d’Assisi e, infine, un angelo dalla sua collezione privata. Nel confronto si è parlato anche della preparazione del Giubileo del 2025 e della legge delega per gli anziani non autosufficienti, due questioni molto care al Vaticano.