Partiti ed energia. Più ambiente o più rigassificatori? Ma il vero nodo resta il nucleare

Dagli alberi di Berlusconi alla transazione ecologica di dem e grillini, l’ecologia è entrata nei programmi. Il ritorno all’atomo è argomento tabù a livello trasversale, tranne che per Calenda e +Europa

Una centrale nucleare in Germania (Ansa)

Una centrale nucleare in Germania (Ansa)

A parole sono tutti per difesa ad oltranza dell’ambiente. Ed è altrettanto difficile trovare posizioni discordanti sulla necessità di contenere il caro energia e ridurre la dipendenza dal gas russo. Ma quando dalle parole si passa alle proposte concrete la musica cambia radicalmente. E le posizioni degli schieramenti in campo per le prossime elezioni (e, in parte, anche all’interno delle stesse coalizioni) sono nettamente diverse. E non mancano le sorprese.

Il centrodestra

Dopo il milione di posti di lavoro promessi nella sua prima campagna elettorale, Berlusconi ha rilanciato sul il milione di alberi da piantare ogni anno per difendere il territorio. È uno degli slogan della svolta green del Centrodestra. Che non rinuncia, però, al ritorno in grande stile del "nucleare", sia pure "pulito" e di nuove generazione. Tanto che Salvini è pronto a proporre la realizzazione a Milano della prima grande centrale nucleare innovativa. Ma è proprio sui temi dell’energia che il trio composto da Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia vuole concentrare la sua attenzione. Non ha mai nascosto, ad esempio, la necessità di utilizzare a pieno regime le centrali a carbone per abbattere il prezzo del gas e ridurre la dipendenza energetica. Così come è pronto a sbloccare le ricerche di gas naturale nell’adriatico, un piano bloccato da anni. Più complessa, invece, la posizione sui "rigassificatori", ovvero le grandi navi dove la Snam vuole "stoccare" il gas in vista del prossimo inverno. A livello nazionale c’è il via libera. A livello locale, i sindaci del Centrodestra, frenano.

Il centrosinistra

Nella transizione ecologica targata Dem non mancano le differenze e distinzioni su due temi importanti come i rigassificatori e il nucleare. Da una parte la linea ultra-green sposata da Sinistra italiana e Bonelli. Dall’altra la parte più dialogante del Nazareno, che ha già dato il suo placet al nuovo "termovalorizzatore" di Roma, una dei motivi che hanno contribuito alla caduta del governo Draghi. Ma anche sui rigassificatori non tutti, nel "campo largo" della coalizione del centrosinistra, hanno la stessa posizione. Stesso discorso anche per il ritorno del nucleare. Sinistra e Verdi si sono anche esposte a livello europeo per spingere la Commissione ad escludere il settore del gas naturale e del nucleare dal gruppo delle attività economiche considerate sostenibili.

Calenda ed +Europa

Decisamente a favore del ritorno all’energia nucleare è il partito di Azione, guidato da Carlo Calenda, che punta ad un mix fra atomo e energie rinnovabili. L’obiettivo è di raggiungere una potenza complessiva di 40 Gw di impianti nucleari, ovvero 8 nuove centrali. Stesso discorso per i temovalorizzatori dove il leader del partito centrista si è spinto fino a chiedere la militarizzazione delle aree in cui dovrebbero essere creati. La stessa misura che, del resto, venne adottata da Silvio Berlusconi per l’inceneritore di Acerra nel periodo dell’emergenza rifiuti a Napoli. Per +Europa lo stesso sistema dovrebbe essere adottato anche per la costruzione dei luoghi per ospitare i due rigassificatori necessari per ridurre la dipendenza dal gas russo.

Il M5S

La transizione ecologica è sicuramente uno dei capitoli fondamentali dei grillini. Hanno già detto no ad ogni nuovo termovalorizzatore. E si sono dichiarati nettamente contrari anche al ritorno del nucleare in Italia. È da anni che il padre fondatore del partito insiste sulla conversione a idrogeno delle centrali elettriche. Del resto, durante la loro "traversata" a Palazzo Chigi, prima con la Lega, poi con il Pd e infine con Draghi, hanno dovuto digerire il Tap, la Tav e l’Ilva a Taranto. Ma ora, slegati da impegni governisti, potrebbero tornare alle posizioni più oltranziste in materia di energia.