Mercoledì 24 Aprile 2024

L’inchiesta e gli arresti Poi la scarcerazione

A otto giorni dalla tragedia solo Tadini va ai domiciliari, liberi gestore e direttore

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1 Lo schianto

Domenica 23 maggio, intorno a mezzogiorno, una cabina

della funivia che sta salendo da Stresa precipita poco

prima dell’arrivo sulla cima

del Mottarone. Sulle 15 persone a bordo, muoiono

in 14. Si salva solo

un bambino di cinque anni

2 I fermi

Nella notte tra il 25 e il 26 vengono fermate tre persone: l’amministratore della Funivie del Mottarone Luigi Nerini, il direttore dell’esercizio Enrico Perocchio (foto a destra) e il capo del servizio Gabriele Tadini. Restano in carcere fino

alla tarda serata di sabato 29.

3 La decisione del gip

Nella serata di sabato

la giudice per le indagini preliminari Donatella Banci Buonamici non convalida

i fermi: Nerini e Perocchio vengono scarcerati,

mentre per Tadini

vengono disposti

gli arresti domiciliari.