Giovedì 25 Aprile 2024

Lignano Sabbiadoro, insulti razzisti a medico: "Negro bastardo schifoso". L'audio choc

Andi Nganso, di origini camerunensi, è stato aggredito verbalmente da un uomo. L'audio diffuso sui social. Oggi ha presentato querela ai carabinieri. Nelle frasi c'è il riferimento anche al governatore del Veneto Zaia che stigmatizza: "Episodio vergognoso"

Lignano Sabbiadoro (Udine), 19 agosto 2022 - "Negro bastardo schifoso". "Pezzo di m****. Mi viene da vomitare. Preferisco due costole rotte in più che un dottore negro". Sono alcune delle frasi razziste rivolte da un paziente veneto, P. B. A. di 59 anni, a Andi Nganso, un medico di 35 anni di origini camerunensi in servizio la notte del 17 agosto al punto di primo intervento della Croce Rossa Italiana a Lignano Sabbiadoro. L'uomo, già lavoratore stagionale a Lignano e residente a Treviso, dopo aver pronunciato battute sessiste a un'infermiera, aveva rivolto al sanitario la sequela di offese a sfondo razziale, tirando in ballo anche il presidente del Veneto Luca Zaia. Dopo aver rifiutato di ricevere le cure proprio per il colore della pelle del sanitario, aveva anche scatenato una bagarre che aveva necessitato l'intervento dei carabinieri.

Andi Nganso
Andi Nganso

Oggi Nganso ha presentato querela scritta al comando dei carabinieri di Lignano Sabbiadoro. Assistito dal legale Cathy La Torre con studio a Bologna, il medico ha sporto denuncia, confermando i fatti già riportati sui social nella giornata di ieri. Sull'accaduto le forze dell'ordine faranno rapporto all'autorità giudiziaria, per una valutazione dei fatti da parte del Pm della Procura di Udine.

Il post su Facebook

Andi Nganso, già oggetto di offese a sfondo razziale in passato, ha pubblicato un lungo post su Facebook, con anche un audio che riporta tutte le offese registrate. "Ho seguito la violenza verbale razzista più feroce della mia vita - ha scritto il medico in un passaggio del post pubblicato sul social -. Non c'è niente di sporco e di schifoso nel coraggio del 19enne che sono stato di decidere di voler venire a studiare in Italia. Non c'è niente di sporco o di schifoso nella mia laurea in medicina e chirurgia, nei miei anni passati a lavorare in Croce Rossa Internazionale al fianco al Presidente Rocca. Non c'è niente di sporco e di schifoso nella scelta di voler proseguire il mio percorso professionale nel salvare vite nonostante la delicata complessità  della medicina d’urgenza. È tutto limpido e tutto splendido nella mia nerazza e nelle mie radici Bamileke di cui sono profondamente orgoglioso. Come alla vigilia della campagna elettorale del 2018 il razzismo all'interno dello spazio sanitario mi colpisce ancora oggi".

Zaia: "Episodio vergognoso"

"Ho appreso di quanto raccontato da questo medico, e da come descrive la vicenda si tratta di un episodio vergognoso. Non conosco i fatti: ho semplicemente letto il post che ha pubblicato su Instragram, denunciando l'accaduto. Va necessariamente fatta chiarezza assoluta su questo episodio, sul quale mi auguro ci sia modo di andare a fondo", ha detto Luca Zaia, governatore del Veneto, stigmatizzando l'episodio avvenuto. "Se un cittadino va in giro facendo il nome del Presidente della sua regione - osserva il governatore - non significa che sia legittimato a parlare in nome e per conto del Presidente della sua regione. Soprattutto con simili affermazioni. Io ripudio nel modo più totale ogni forma di razzismo e di violenza sia verbale che fisica".