Giovedì 25 Aprile 2024

"L’export in Russia vale 7,7 miliardi Tante aziende italiane in ginocchio"

Il presidente di Confartigianato: per le sanzioni, in nove anni abbiamo perso il 29%

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ROMA

"Il mercato russo è storicamente molto importante per l’export italiano, oggi vale quasi 7.7 miliardi di euro. Tra il 2013 e il 2021, in larga parte per effetto delle sanzioni post annessione Crimea, le esportazioni italiane verso la Russia hanno accumulato un calo del 29,3%, il peggiore tra i principali Paesi dell’UE. Nuove sanzioni rischiano di colpirci proprio quando con la Russia siamo a -2.3% rispetto al 2019 e stiamo cominciando a rivedere la luce". Così il presidente nazionale di Confartigianato, Marco Granelli (foto)

Quali sono settori maggiormente colpiti dal calo e quelli più semsibili?

"La diminuzione in questi anni è stata pesantissima per la moda (-43,4%), seguita dai macchinari (-26,7%). Sono numeri importanti. A rischio anche arredamento e agroalimentare. In Emilia ci sono molte aziende che fanno impiantistica e molte aziende dell’agroalimentare che esportano in Russia, e mi dicono che sono preoccupate. E così in Lombardia, Veneto, Marche, Piemonte, Friuli, Toscana. Il fatto che adesso le sanzioni colpiranno soprattutto banche, finanza e investimenti non deve trarre in inganno perché spesso alle sanzioni fanno seguito delle contro sanzioni che ci colpirebbero in pieno. Da notare che il 30% degli esportatori in Russia sono piccole aziende".

Quale è il rischio?

"Se al combinato disposto di aumento dei costi dell’energia e del gas e conseguente crescita dell’inflazione si aggiungono sanzioni alla Russia e le prevedibili contro sanzioni russe al nostro export, temo la tempesta perfetta. Rischiamo una ulteriore mazzata che ci riporterebbe indietro di anni".

A.Farr.