Mogliano Veneto (Treviso), 22 gennaio 2022 - Sarebbe morta per un improvviso arresto cardiocircolatorio Maria Chiara Gavioli, 47 anni, rampolla dell’alta borghesia imprenditoriale trevigiana e veneziana ed ex modella, una storia clandestina con Max Allegri quando lui giocava nel Padova e che oggi si definiva imprenditrice. A trovarla riversa per terra nella sua villa di Mogliano Veneto (Treviso), dove da anni viveva con i suoi due figli di 15 e 9 anni nati da due distinte relazioni, la colf che, resasi conto della gravità della situazione, ha allertato pronto soccorso e carabinieri. La donna era già morta quando sono arrivati i soccorsi e il medico legale chiamato dalle forze dell’ordine non ha avuto dubbi: morte naturale per arresto cardiocircolatorio. La stanza nella quale è stata ritrovata era piena di farmaci e qualche dubbio è divenuto lecito, ma è anche vero che la donna pare che soffrisse di altalenanti e profonde crisi depressive, che la sua vita dorata in parte forse era riuscita ad alleviare anni fa, quando la giovane Maria Chiara si divideva tra Milano, Cortina e la Sardegna. Tutte mete charmant e alla moda, e ben distanti dalla cella del carcere che aveva conosciuto, suo malgrado, nel 2012 per le vicende che avevano portato al crac della Enerambiente, la società gestita dal fratello Stefano che si occupava della raccolta e del trasporto dei rifiuti campani. In mezzo, per bancarotta per distrazione, c’era finita anche lei. Che però convinse il gip napoletano all’epoca che lei nulla c’entrava con gli affari del fratello – più grande di lei di quasi 18 anni – che l’aveva addirittura infilata nel cda della società a sua completa insaputa, scoietà di cui disse di no nessere nemmeno a conoscenza. Ritrovata la libertà Maria Chiara Gavioli aveva in qualche modo organizzato la sua vita su altre rotte rispetto ...
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