Sabato 20 Aprile 2024

L’ex deputata anti Putin: "Ai russi dico: basta paura"

Olga Kurnosava tra gli oppositori riuniti in Polonia: minacciata ma vado avanti

Vladimir Putin

Vladimir Putin

Parigi, 7 novembre 2022 - "Sono stata minacciata, ma non ho paura. La gente in Russia, nella mia città che è San Pietroburgo come a Mosca, incomincia a capire. Adesso sa che c’è una guerra, che ci sono tanti giovani che muoiono. Lo sanno i deputati che finora non hanno osato ribellarsi. Il giorno in cui anche loro diranno no alla guerra, Putin cadrà". È il messaggio di Olga Kurnosova, avvocato, ex deputato, leader di “Solidarnost” (movimento per una Russia liberale e democratica). Partecipa anche lei al congresso di Jablonna, nei pressi di Varsavia, in cui si parla del futuro della Russia.

Chi sarà il possibile nuovo capo del Cremlino? Emergono le figure di un possibile presidente e di possibili ministri fra i cento esponenti riuniti a congresso in questi giorni?

"Ci sono molte ipotesi, ma per i nomi è ancora presto. Potrei fare quello di Lev Alexandrovitch Ponomarev, deputato e militante di “Solidarnost”. È un uomo rispettabile e rispettato. Potrebbe essere il nuovo Presidente, ha la statura necessaria. Ma il problema per noi adesso non è trovare il successore di Putin, è preparare la possibilità di elezioni libere per una repubblica parlamentare che sceglierà in seguito il presidente".

Sulla testa di Putin volano molti falchi pronti a prendere il suo posto. Parliamo di Nicolai Patruchev, di Likhail Mizintsev, di Yergeny Prigozhin e di tanti altri. Sono peggio di Putin?

"Sì, sono peggio. Patruchev è il cervello delle operazioni militari. Misintsev è il boia di Mariupol, l’uomo che ha diretto l’assedio durante il quale sono morte più di 20 mila persone. Prigozhin è il capo di Wagner, la milizia paramilitare russa, una banda di mercenari per i quali è stata appena inaugurata una sede gigantesca e iper-lussuosa a San Pietroburgo. Poco importa sapere se sono o no peggiori di Putin, perché sono convinta che, quando Putin cadrà, loro lo seguiranno tutti nell’abisso".

Vi risulta che lo Zar del Cremlino sia seriamente malato? Si parla di cancro al pancreas e di Morbo di Parkinson.

"Ha settant’anni, a quell’età è possibile che abbia malattie anche gravi. Ma potrebbe durare moltissimo: non dimentichiamo Mitterrand, che è andato avanti per vent’anni con un cancro alla prostata. Ma non cambieremo strategia per questo".

Molti oppositori che partecipano al congresso pensano che il cambio al vertice al Cremlino sia imminente. Da cosa nasce questa convinzione?

"Non ci sono per ora segnali di un crollo imminente del regime. Ma sappiamo dalla storia che tutto può succedere all’improvviso, dunque ci teniamo pronti. La situazione può precipitare per mille motivi diversi, come in una tragedia di Shakespeare, come nel Re Lear, come avvenne per certi imperatori romani da Claudio e Caligola".

È vero che qualcuno durante i vostri lavori a Jablonna ha evocato l’assassinio di Putin?

"Qui non ne ha parlato nessuno. Non mi risulta proprio".

Ma la popolazione russa è informata, sa cosa succede?

"Lo sa ma ha ancora paura. Non reagisce per non rischiare la prigione. È questo il nostro obiettivo: far capire che l’opposizione è molto più forte di quanto si creda. Per far sì che la gente vinca la paura, è necessario parlare, dimostrare che tantissimi come noi vogliono un futuro diverso per la Russia. Voglio ricordare gli otto deputati di San Pietroburgo che hanno chiesto pubblicamente al Parlamento di destituire Putin per alto tradimento: Putin è ancora al suo posto, mentre cinque fra i deputati sono finiti in carcere. Non sarà sempre così. Dopo vent’anni di regime le cose debbono cambiare. E il cambiamento deve venire dall’interno del paese".

Lei è stata minacciata, ha dei figli e dei nipoti: davvero si sente tranquilla?

"Tranquilla no. Ma lavoro".