Martedì 16 Aprile 2024

L’Europa esiste Se ne accorgerà anche lo zar

Marta

Ottaviani

Un leader da mondo di ieri, che vede ancora l’Europa come territorio di conquista da parte di Russia e Stati Uniti, senza considerarla un attore attivo. Ma l’Europa c’è e sarà proprio dal suo territorio che arriveranno i primi carri armati in aiuto dell’Ucraina. Anzi, a ben vedere di Europa ce n’è più di una. La presa di posizione forte da parte di Bruxelles è stata possibile anche grazie all’insistenza dei Paesi che, nel mondo di ieri da cui viene Vladirmir Putin, facevano parte dell’Unione Sovietica e del Patto di Varsavia. Polonia, Estonia, Lettonia, Lituania, Repubblica Ceca e oggi sono in Ue.

Terre che hanno respirato l’odore della dittatura prima e il profumo della democrazia e della libertà poi e che si rendono ben conto di essere state più fortunate dell’Ucraina. C’è poi l’Europa delle grandi cancellerie, che hanno deciso di mettere a rischio i propri interessi nazionali, per fare la loro parte in una guerra di invasione che si è trasformata in guerra di sterminio di un popolo e scontro fra due modi diversi di vedere il mondo. Poi, c’è la Gran Bretagna. L’Europa che non è più Ue, ma che è ancora Nato e che è sempre stata in prima linea fra i Paesi che volevano aiutare Kiev. Dall’altra parte, c’è Vladimir Putin con la verità storica ribaltata, che parla di territori su cui non ha alcun diritto e "truppe americane che occupano la Germania". Si tratta di una situazione che, senza un passo indietro da parte di Mosca, può solo finire male. Soprattutto per la Russia. Il presidente dovrebbe avere capito da tempo che le sue minacce e il suo ultimatum stanno ottenendo solo l’effetto contrario sia sulla tempra degli ucraini, sia sull’atteggiamento della comunità internazionale. Era convinto di poter vincere con la guerra di logoramento. Se davvero, come molti dicono, manderà mezzo milione di persone al fronte fra marzo e aprile rischia un altro atroce bagno di sangue.