Elezioni, Letta attacca la destra: "Sfasceranno i conti come fecero nel 2011"

La strategia della sinistra

Enrico Letta, pisano, 56 anni, è il segretario del Partito democratico dal 14 marzo 2021

Enrico Letta, pisano, 56 anni, è il segretario del Partito democratico dal 14 marzo 2021

"La destra ci manda in bancarotta". È dura l’accusa di Enrico Letta. "La verità – dice il segretario dem, intervistato dall’Avvenire – è che all’estero oggi aleggia un incubo. Tutti ricordano il baratro del 2011, con il governo Berlusconi, e Tremonti e Meloni ne erano ministri, costretto a dimettersi perché il Paese era sull’orlo della bancarotta. Dieci anni dopo l’Italia si è rialzata ed è risanata. Ma ecco che loro si ripresentano nella stessa formazione, pronti per una nuova bancarotta. La preoccupazione c’è tutta ed è legittima. I protagonisti sono gli stessi tre di allora, con dieci anni di più e nessuna lezione imparata dagli errori fatti".

Il Pd guarda ai programmi dei partiti del centrodestra e rincara la dose. "È un festival di promesse costosissime – attacca il senatore Antonio Misiani, ex viceministro dell’Economia oggi responsabile Economia del Pd – quota 41 costa fino a 10 miliardi all’anno; l’innalzamento delle pensioni minime a 1000 euro costa 27 miliardi; la flat tax da 30 a 60 milioni a seconda dell’aliquota scelta. Si spacciano agli elettori delle proposte che ci manderebbero dritti contro un muro, senza rendersi conto della condizione di oggettivo rischio che l’Italia ha perché abbiamo 2.750 miliardi debito pubblico". "Avere mandato a casa Draghi – osserva Misiani – è stata una follia e ora rischiamo di pagare a caro prezzo un governo delle destre. Li abbiamo già visti all’opera dal 2008 al 2011: Berlusconi, Tremonti e la Meloni erano in quel governo che stava affossando l’Italia: in 3 anni dal 2008 al 2011 il Pil reale è calato del 3%, il debito è passato dal 106,2% al 119,7%, il deficit dal 2,6% al 3,6%, il Pil è passato da 43 il 6 maggio 2008 a 522,8 il 16 novembre 2011 . Stavano facendo fallire l’Italia. E oggi le loro poste scassa-conti sono per gli speculatori come un panno rosso per un toro".