Giovedì 18 Aprile 2024

Letta apre le porte Pd a Speranza: torniamo insieme

Articolo Uno e Partito Democratico provano a dimenticare il 2018 e a lanciare il cuore oltre l’ostacolo: "A sinistra serve un campo largo", ha chiarito Roberto Speranza, rieletto segretario al congresso del partito che si è tenuto ieri. L’appello, il leader della sinistra di governo lo ha fatto guardando il segretario Dem Enrico Letta seduto in prima fila, in una platea che comprendeva anche Carlo Calenda ma non Matteo Renzi. "È chiaro – ha spiegato Speranza –, che servirà un passo più politico di inclusione, di apertura e di rilancio per superare l’attuale articolazione del centrosinistra e aprire davvero una nuova stagione in cui unire in un percorso comune anche in Italia le forze che già convivono a Bruxelles.

Un appello che Letta raccoglie: "A Speranza rispondo sì – spiega più tardi dal palco –. La mia intenzione è fare una sinistra vincente per il Paese. L’invito è perciò che questo percorso porti in autunno a una discussioe tra di noi che faccia sì che ci mettiamo da parte completamente la storia del 2018".

E il congresso di Articolo Uno segna anche il passo su un secondo ricompattamento. Quello sulla guerra e sulle parole del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha detto che "la pace fu conquistata con le armi, dalla Resistenza". Parole che fanno breccia a sinistra, dove le ambiguità hanno tenuto banco per settimane. Ieri, l’inversione di marcia. Dal presidente della Camera, il 5Stelle Roberto Fico, al ministro alla Salute, e segretario di Articolo Uno, Roberto Speranza. "Non si può mai mettere sullo stesso piano chi è stato aggredito e chi aggredisce", ha chiarito Fico, "ed è fuorviante chiamarla guerra perché è un’aggressione, e la resistenza è sempre resistenza". E anche Speranza, non ha più dubbi: "Si tratta di un’aggressione ingiustificabile. Un atto scellerato commesso in violazione a tutte le norme del diritto internazionale. Su questo non possono esserci zone grigie".