Martedì 23 Aprile 2024

L’esercito di Kiev al contrattacco Mosca evoca l’arma nucleare

L’offensiva si è fermata. Putin furioso con Lukashenko, reo di non essere ancora entrato in guerra

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di Alessandro Farruggia

Segna ancora il passo l’offensiva russa. Mosca non riesce ad avanzare e cresce il malumore del Cremlino nei confronti della Bielorussia, che sinora non ha attaccato l’Ucraina nonostante la stretta alleanza con Mosca. Gli ucraini e la Nato continuano a ritenere che Minsk potrebbe attaccare nei prossimi giorni, anche se con solo 15 mila uomini. A Kiev circolano voci che Putin potrebbe pilotare un golpe contro Lukashenko, considerato troppo morbido.

GLI UCRAINI

CONTRATTACCANO

L’esercito ucraino sta portando avanti controffensive che hanno consentito, in particolare al Sud, di recuperare terreno sulle truppe russe, che stanno affrontando difficoltà di comunicazione. Lo ha dichiarato alla CNN il portavoce del Pentagono, John Kirby. "L’esercito ucraino – ha detto – è ora, in determinate situazioni, all’offensiva. Sappiamo che hanno effettuato contrattacchi, soprattutto negli ultimi giorni a Mykolaiv".

BIELORUSSI

SOTTO PRESSIONE

Secondo quanto affermato da funzionari della Nato, interpellati dalla CNN, "la Bielorussia potrebbe unirsi presto alla Russia nella sua guerra contro l’Ucraina". È quanto sostengono da giorni gli ucraini, ma nulla succede. "Ma ufficialmente gli americani frenano. Secondo gli Usa le forze di Minsk non si starebbero al momento neppure attrezzando per un’eventuale invasione. "Non abbiamo visto nessuna indicazione che i bielorussi si stiano preparando a entrare in Ucraina o che abbiano fatto accordi per questo", ha riferito nell’ultimo briefing un alto ufficiale del Pentagono. Secondo Kiev, Mosca è furiosa e valuta il rovesciamento dell’uomo forte di Minsk, Alexander Lukashenko, che da sempre fa leva sull’appoggio militare del Cremlino. Secondo Kiev, Lukashenko sarebbe a conoscenza di questi presunti piani per spodestarlo, e quindi in grado di avviare tempestivamente un’operazione di "pulizia del suo entourage dagli agenti di Putin".

ARMI CHIMICHE

E NUCLEARI

"Putin – attacca il presidente Joe Biden alla vigilia della sua partenza per l’Europa – è con le spalle al muro" e le "false accuse" che Kiev ha armi biologiche e chimiche "sono un chiaro segnale che sta valutando di usarle entrambe nella guerra in Ucraina: ha già usato le armi chimiche in passato e dobbiamo state attenti a cosa succede". Di questo si parlerà al vertice Nato. Dopo aver ordinato l’allerta del sistema russo di deterrenza nucleare lo scorso 27 febbraio, a tre giorni dall’inizio del conflitto, Vladimir Putin stasera ha lanciato un altro inquietante monito agli occidentali. "In Russia abbiamo un concetto di sicurezza interna ed è pubblico. Potete leggere tutti i motivi per cui vengono utilizzate le armi nucleari - ha spiegato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov in un’intervista alla Cnn -. Se c’è una minaccia esistenziale per il nostro Paese, le armi nucleari possono essere utilizzate secondo il nostro concetto".

ARRIVANO

NUOVE SANZIONI

"La Russia ha sinora mancato i suoi obiettivi, ma la guerra non sarà breve" ha detto ieri il consigliere per la sicurezza nazionale Jack Sullivan. Domani a Bruxelles Biden parteciperà a ben tre vertici (il G7, il summit della Nato e, autentica novità, il Consiglio europeo) prima di sbarcare venerdì in Polonia. Secondo la Casa Bianca saranno annunciate nuove sanzioni.

BATTAGLIE

NEL DONBASS

Stabile la situazione a nord-ovest di Kiev, mentre ad est della capitale, a Velyka Dymerca, gli ucraini hanno respinto un tentativo di sfondamento. Nel Donbass infuria la battaglia a Mariupol e ad Izium – decisiva per i russi per cercare di sfondare verso sud e ricongiungersi con le forze che vengono dalla Crimea – dove sinora gli ucraini hanno tenuto.

TA