L’esame della regina della ritmica "Odio TikTok, molto meglio Tolstoj"

Sofia Raffaeli e i tanti sacrifici per conciliare sport e studio: "Anche agli europei preparavo la maturità"

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di Angelo Campioni

FABRIANO (Ancona)

Dopo due ori (cerchio e clavette) e due argenti (palla e team Italia) al 38esimo campionato europeo di ginnastica ritmica a Tel Aviv, la "formica atomica" Sofia Raffaeli, 18 anni, è già pronta per la sfida della maturità.

In Israele si è portata anche i libri per studiare?

"Tra una competizione e l’altra e in qualche momento libero ho provato a isolarmi per studiare le ultime materie per affrontare al meglio l’esame. Domani e giovedì mi recherò all’Istituto Paritario di Civitanova dove si svolgeranno le due prove scritte per ottenere il diploma in Scienze Umane".

Con quale stato d’animo affronterà le prove d’esame?

"I successi e i tantissimi complimenti di questo fine settimana mi gratificano moltissimo, però adesso mi devo concentrare per superare l’obiettivo. Mi sono preparata al meglio per affrontare le prove scritte per essere ammessa agli orali. La maturità per me è fondamentale per avere a disposizione tante altre opportunità nella vita dopo aver terminato la carriera sportiva. In questi anni ho fatto molti sacrifici ritagliandomi dei momenti per studiare, dopo i duri allenamenti e le difficili e complicate trasferte".

Quanto tempo passa sui social?

"Molto poco, perché il tempo che ho disposizione cerco di sfruttarlo al meglio per stare con la mia famiglia e, in questo momento, per studiare. Li uso con moderazione e intelligenza perché ho tante cose da fare e le voglio fare bene. Non sopporto le mie coetanee che stanno tutto il giorno attaccate a TikTok".

Quali sono le sue materie preferite?

"La ritmica ha a che fare con i numeri. Quando lanci un attrezzo o stai in equilibrio devi contare e calcolare per non sbagliare la presa. A me piace anche molto leggere. Tra i miei libri preferiti ci sono I promessi sposi e Anna Karenina. Durante la pandemia li ho letti più di una volta, su suggerimento di mamma Milena. Adesso sto leggendo un po’ meno, visto i miei molteplici impegni con la maglia della nazionale e societaria"

Come è nato l’amore per la ritmica?

"Ho iniziato a 3 anni a fare ginnastica artistica. Mia madre voleva che mi muovessi un po’, ero molto vivace. A sei anni ho assistito a una gara di ritmica e me ne sono innamorata. Ho rivoluzionato il mio modo di vivere, cambiando disciplina, squadra e città. Da Chiaravalle, dove vivo, ogni giorno ho fatto 120 chilometri per andare ad allenarmi a Fabriano e tornare a casa. Lì c’è una scuola molto importante, la Ginnastica Fabriano, sotto la direzione tecnica di Julieta Cantaluppi e Kristina Ghiurova, due grandissime allenatrici. Adesso vivo a Fabriano tutta la settimana nella famiglia della vice presidente, Maila Morosin, che ha due figlie, Virgilia e Lavinia, con le quali condivido molte cose".

Quanti sacrifici e fatica per giungere a questi livelli?

"L’aspetto più difficile è allenarsi almeno per sei ore tutti i giorni. La mattina la scuola, la sera dopo gli allenamenti i compiti. Nel weekend le gare da disputare anche fuori dall’Italia. Il tempo libero è davvero poco. Il sacrificio maggiore è stato quello di non poter uscire con i miei amici e le mie coetanee. Ma alla fine i risultati mi stanno ripagando di tutti i sacrifici".

La ginnastica ritmica è solo passione?

"La passione mi ha spinta per tanti anni ad andare avanti nonostante la fatica. Oggi per me non è solo una passione, ma anche un lavoro. La cosa più bella è quando mi esibisco in pedana per poter trasmettere mie emozioni, anche le più nascoste, al pubblico e alla giuria che poi mi giudicherà".