Sabato 7 Dicembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Leonardo La Russa e l’accusa di stupro: nel caso irrompono i dossieraggi illeciti

Ricerche sulla famiglia del presidente del Senato proprio il giorno dopo la notte in discoteca: l’avvocato della ragazza chiede di accertare il traffico telefonico di Enrico Pazzali, presidente di Equalize. Ignazio La Russa: “Ben vengano ogni accertamento su questa vicenda”

Leonardo La Russa ed Enrico Pazzali

Leonardo La Russa ed Enrico Pazzali

Milano – Stefano Benvenuto, l'avvocato della ragazza che ha denunciato di essere stata violentata da Leonardo Apache La Russa, figlio del presidente del Senato, ha presentato un'istanza in procura a Milano per chiedere di accertare il traffico telefonico di Enrico Pazzali - presidente della Equalize, la società al centro dell'inchiesta sui presunti dossieraggi illeciti - dalle 9 di mattina del 19 maggio del 2023 alle ore 20 del giorno successivo.

Nelle carte dell'inchiesta della Dda di Milano emerge che Pazzali, il 19 maggio del 2023, avrebbe chiesto un accertamento sulla famiglia La Russa, in particolare su Ignazio e i figli Geronimo e Leonardo Apache; quest'ultimo proprio la notte tra il 18 e il 19 maggio avrebbe abusato di una conoscente, la quale denuncerà la presunta violenza solo quaranta giorni dopo. La data del 19 maggio potrebbe essere solo una casualità oppure potrebbe indicare che qualcuno avesse già contezza di quella serata.

La Russa, su cui cade l'attenzione della presunta banda di spioni, ha chiesto da subito di far luce sul dossieraggio, che sarebbe stato chiesto dall'amico Pazzali, di cui sarebbe stato vittima. Pazzali, tra le altre cose, come risulta dagli atti, ai suoi chiedeva, riferendosi al terzogenito del senatore: "Leonardo sull'intelligence non ha niente?". Allo stato, negli atti del caso dossieraggi viene indicata la coincidenza temporale tra le due vicende, ma non ci sarebbero altri profili di connessione nelle indagini. L'istanza del legale, allo stato, non è arrivata al pm Francesco De Tommasi, titolare del fascicolo sui report realizzati con informazioni riservate prelevate dalle banche dati.

La posizione di Ignazio La Russa

"Ben venga ogni accertamento su questa vicenda, d'altronde è stato lo stesso presidente La Russa a chiedere pubblicamente e più volte che la magistratura indagasse. La storia sostenuta da un indagato che cercassero informazioni sul presidente e su suo figlio Leonardo solo per fare un test o per semplice curiosità non è credibile". Lo sottolineano fonti vicine al presidente del Senato, Ignazio La Russa, in merito al caso del dossieraggio.  "Così come non può essere casuale - proseguono - la scelta del giorno in cui gli operatori vengono interpellati su Leonardo. Alla magistratura spetta il compito di scoprire chi avesse interesse a ordinare questi controlli e il perché. E pensiamo che se ne stia già occupando".