COPENAGHEN Nella lotta per la parità di genere, anche la Lego intende fare la sua parte eliminando dai giocattoli tutte le etichette e riferimenti in grado di alimentare stereotipi. Il gigante danese leader delle costruzioni per bambini ha annunciato la sua svolta ‘no gender’, frutto del risultato di una indagine condotta dal Geena Davis Institute on Gender in Media. Lego ha commissionato il rapporto per la Giornata internazionale delle bambine e delle ragazze delle Nazioni Unite, che si celebra oggi. In tutto sono stati intervistati quasi 7.000 genitori e bambini dai 6 ai 14 anni provenienti da Cina, Repubblica Ceca, Giappone, Polonia, Russia, Regno Unito e Stati Uniti. Che la Lego fosse già attenta alle diversità lo si era intuito quanto a maggio scorso aveva lanciato il primo set di costruzioni LGBT dai colori dell’arcobaleno, con lo slogan "Everyone Is Awesome" ("Tutti sono fantastici"). In base alla ricerca, è emerso che stereotipi veicolati da etichette, illustrazioni ed indicazioni sulle proprie confezioni di giocattoli rivolti alle femmine inibiscono i maschi. Il contrario invece non accade: mentre le bambine non esitano a giocare con mattoncini pensati per i bimbi, loro nel 71% dei casi si rifiutano di utilizzarli per timore di essere presi in giro dai loro coetanei. Secondo lo studio, riferito dal quotidiano britannico, Guardian, la paura dei maschi di giocare con confezioni destinate alle ragazze è condivisa, per non dire accentuata, nei genitori, che non vogliono che il proprio figlio venga deriso o perda la propria autostima per aver utilizzato giochi da bambina. Sulla base di questa conclusione l’azienda danese ha deciso di togliere dalle scatole le etichette di genere – ovvero costruzione per maschio o per femmina – classificando d’ora in poi i suoi prodotti, anche nel catalogo online, in base alle "passioni", ovvero a settori di interesse. "Generalmente nelle nostre ...
© Riproduzione riservata