No vax, ecco chi sono i guru. Le urla di Greg e le bufale in Rete

I social diventano la gran cassa del negazionismo: "Dove sono i morti? Le terapie intensive sono vuote". Tra gli ideologi anche il divulgatore Stefano Montanari: hanno inventato l’epidemia per vaccinarci

Un manifestante anti Green pass

Un manifestante anti Green pass

Enrico Montesano? Solo una rancorosa spalla. Heather Parisi o Eleonora Brigliadori? Sfiatate Cassandre della vecchia tv. Il cantante Povia? Principe della confusione tra campagne vaccinali e di sterminio. Gianni Rivera? Tanta fifa da puntura. Miguel Bosè? Risorto dai juke-boxe per i diritti degli oppressi dal giogo sanitario. I vip da schermo antico ottengono spazio mediatico ogni volta che aprono bocca. Ma non è a loro che guarda il popolo no vax, quello che si aggira in rete con il mouse incandescente e la giugulare gonfia, alla ricerca di cospirazioni e nemici, o di guru capaci di incanalare tanta rabbia.

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Perché in fondo bastano una pagina social, una buona connessione e un linguaggio sapientemente settario per riunire no vax a legioni. È un telelavoro non così scomodo. Si può anche stare spaparanzati a Tenerife – come giusto, visto clima e luoghi – e motivare truppe lungo lo Stivale, come fa, tutte le volte che gli gira, Gianluca Gregis, alias RadioGreg, Dalla sua pagina Telegram questo 46enne ex venditore di auto, con riconosciute doti di piazzista, affronta il demonio vaccinale armando le coscienze dei suoi adoratori. "Dove sono i morti? Non li vedo. Sono finti. Ma basta con questa teoria, le terapie intensive sono finte. Sono vuote", recita in uno dei suoi video da negazionista sanitario. I suoi nemici, manco a dirlo, sono virologi, immunologi, rianimatori. E la Greg-list dei nemici, scritta su lavagnetta, viene periodicamente rivista. Nel mirino anche Bassetti e Toti.

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Claudio Messora, ex responsabile della comunicazione 5 Stelle a Bruxelles, è l’anima di Byoblu, blog di informazione alternativa che bordeggia le aree meno ortodosse di 5 Stelle e Lega. Una pagina Facebook con 180mila follower, una presenza attiva su tutti i social, un marchio – Byoblu24– che con ratio di controinformazione al ’mainstream’ e di scelte non pedagogiche, di fatto lambisce e vellica l’universo negazionista: ora anche su Davvero Tv, app indipendente ultima creatura del gruppo. "Ci sono tante, troppe, analogie tra il Green pass e lo strumento del credito sociale cinese ideato dal Partito comunista per controllare i cittadini. Il lasciapassare sanitario ne è solo il preludio?", domanda (da ieri) Messora. Interrogativi di sistema certo meno insidiosi del microfono aperto concesso nel 2020 al divulgatore modenese Stefano Montanari, divo dell’universo no vax. Basta riavvolgere il nastro: "Se questo Coronavirus è così poco cattivo come mai tutto questo cancan? ... questo blocco del mondo?... una epidemia inesistente, per un patogeno fasullo". E ancora: "...noi siamo carne da macello... questo del vaccino è il motivo per cui si è inventata questa epidemia che non esiste". Ecco, cose così. E chi ci ha creduto allora, per il principio di coerenza che è un cardine della psicologia sociale, ora resta arruolato tra i mitomani.

Oggi la policy di YouTube prevede l’oscuramento degli account che non si allineano alle direttive Oms in materia Covid. In assoluto, una compressione di libertà. Nella realtà, poco più di un buffetto. Perché basta aprire nuovi sbocchi, magari su Telegram, e altre narrazioni velenose si propagano in contesti autoreferenziali e potenzialmente pericolosi. Fossero tutti come lo psichiatra Alessandro Meluzzi, le fake news dei no vax farebbero meno paura: "Non voglio sporcare il mio karma – dice nell’ultimo periodo –. Ed è l’unica cosa che oggi mi dà il coraggio di essere ancora qui a lottare e non di essere nascosto in una cantina come un sorcio". Una medaglia. Subito.