Venerdì 19 Aprile 2024

Le ultime ore di Julia La telefonata all’amico e il biglietto d’addio: le chiavi del mistero

La polizia turca indaga sui motivi del gesto disperato della diciottenne. Sotto choc le compagne di squadra: non riusciamo a capacitarci. "Nessun preavviso, altrimenti saremmo intervenute per sostenerla". .

Le ultime ore di Julia  La telefonata all’amico  e il biglietto d’addio:  le chiavi del mistero

Le ultime ore di Julia La telefonata all’amico e il biglietto d’addio: le chiavi del mistero

di Doriano Rabotti

Julia Ituma tornerà in Italia oggi. Mamma Elizabeth ieri ha dovuto vedere con i suoi occhi, vivere per la seconda volta lo strazio della morte della figlia, volata dal sesto piano del Volley Hotel di Istanbul. E ha dovuto accettare una realtà alla quale non riusciva a credere, come tutto l’ambiente che conosceva e voleva bene alla campionessa dal futuro azzurro già scritto: a 18 anni compiuti da pochi mesi, Julia si è suicidata.

La visione dei video ripresi dalle telecamere esterne all’albergo non lascia spazio a dubbi. Ieri le autorità turche hanno anche fatto effettuare l’autopsia, per consentire il rimpatrio della salma al più presto possibile. Tornerà oggi, martedì mattina alle 11 si terranno i funerali presso la parrocchia di San Filippo Neri a Milano, dove Julia è cresciuta. A confermare l’ipotesi più terribile ci sarebbe un altro elemento, un biglietto con poche parole confuse scritte in inglese trovato nella camera della ragazza. Il contenuto non è trapelato, di sicuro non sono vere le voci che si sono rincorse durante la giornata, lanciate dai media turchi e smentite dalla società di Novara che ha diffuso una nota in tarda serata per negare che la ragazza avesse inviato messaggi nella chat di squadra in cui diceva ’arrivederci’ o ’addio’: "Nessun messaggio, neanche per dire buonanotte o ciao", fanno sapere dal club piemontese. Smentendo anche che il ragazzo con cui Julia aveva discusso al telefono poche ore prima (si tratterebbe di un compagno di scuola) abbia cercato di contattare le compagne in qualsiasi modo, via messaggi sui social, perché aveva intuito qualcosa.

La squadra è sotto choc, ovviamente la partita che avrebbe dovuto giocare domenica è stata rinviata: "Avremmo tanto voluto che Julia condividesse con noi il suo dolore, perché nella vita come nello sport qualsiasi ostacolo diventa più facile da superare se lo si affronta assieme, come una squadra – scrivono le compagne, tra cui alcune atlete della nazionale azzurra –. Non riusciamo a capacitarci dell‘accaduto, non riusciamo a farcene una ragione: nulla ha mai anche solo lasciato presagire che una cosa del genere potesse accadere, altrimenti saremmo intervenute per tempo, sostenendoci come siamo abituate a fare ogni qualvolta qualcuna di noi si dovesse trovare in difficoltà", hanno scritto le compagne. Sgomento il presidente Leonardi, incredula suor Giovanna Saporiti, anima storica di una società diversa da tutte le altre, che è nata in un ambito parrocchiale.

Le indagini della polizia turca sono concentrate sull’analisi dello smartphone sequestrato, quello che la ragazza aveva in mano nel video in cui parla a lungo al telefono e poi rimane seduta con la testa tra le ginocchia in corridoio prima di rientrare in camera e parlare un po’ con la compagna, la spagnola Lucia Varela Gomez. "Verso l’1,30 mi sono addormentata, non ho sentito niente", ha spiegato la Gomez, svegliata alle 5,30 dalla polizia. Il video conferma che Julia si era buttata dal balcone dopo aver aperto la porta-finestra circa un’ora prima, alle 4,31.

Il telefonino è stato sequestrato, è probabile che il ragazzo contattato nell’ultima telefonata venga ascoltato dagli inquirenti in Italia. Anche lui è distrutto, come l’amica Stella Nervini, ex compagna al Club Italia, l’unica che forse aveva intuito la fragilità nascosta dietro l’apparenza di una ragazza che sembrava realizzata e felice. E invece non lo era.

La partita di domenica doveva essere tra Novara e Chieri, la squadra di Stella. Rivedrà l’amica martedì, ma non sotto la rete oltre la quale erano proiettati i sogni di una vita troppo breve.