Le terme sono aperte, il governo eviti confusioni

Parla Costanzo Jannotti Pecci, presidente della Fondazione per la ricerca scientifica termale (Forst): “Serve chiarezza sulle aperture degli stabilimenti termali, per evitare contraccolpi negativi".

Costanzo Jannotti Pecci

Costanzo Jannotti Pecci

ROMA - "Al momento gli stabilimenti termali possono rimanere aperti per le prestazioni erogate dal Servizio sanitario nazionale ma non per i trattamenti wellness. E questo è un controsenso". E' netto sui limiti e sulle contraddizioni del decreto Riaperture Costanzo Costanzo Jannotti Pecci, presidente della Fondazione per la ricerca scientifica termale (Forst), espressione indipendente del sistema del  termalismo terapeutico nazionale, e già presidente di Federterme.  Perché c’è grande confusione intorno al tema delle strutture termali?

"Le terme sono rimaste aperte in quanto strutture sanitarie, e quindi non hanno mai fermato le proprie attività erogando prestazioni rientranti nei Livelli essenziali di assistenza quale riferimento terapeutico per milioni di cittadini, dando lavoro in tutta Italia a decine di migliaia di persone, direttamente e indirettamente.  Presso tutti gli stabilimenti termali italiani, compresi quelli ubicati all'interno delle strutture alberghiere, l'erogazione delle prestazioni sanitarie per la prevenzione, la cura e la riabilitazione è proseguita e prosegue senza alcuna interruzione".  E dunque? Dove nasce il problema? "L'indicazione del 15 maggio per la riapertura delle piscine all’aperto e del 1° luglio come data di riapertura dei centri benessere e degli altri servizi sospesi ha causato incertezza e confusione perché ha coinvolto loro malgrado i centri termali che, appunto in quanto strutture sanitarie, la propria attività non l’hanno mai interrotta. Per questo come Fondazione per la ricerca scientifica termale invitiamo quindi il governo e il Ministero della Salute a fare tempestiva chiarezza sul Decreto Legge sulla ripartenza delle attività".  Qual è il ruolo delle vostre strutture termali?  "Sono presìdi sanitari da sempre a difesa della salute, e che continuano a fornire servizi nella piena osservanza dei protocolli di sicurezza. Le cure termali, vale a dire terapie rientranti in quelle garantite dal Servizio sanitario nazionale e utili per prevenire e contrastare molteplici patologie in adulti e bambini, rappresentano una opportunità quanto mai necessaria per superare proprio questo difficile momento dal punto di vista sanitario". Cosa dicono le evidenze scientifiche a riguardo? "Recenti studi dal significativo e alto valore scientifico, portati avanti dalla nostra Fondazione, hanno dimostrato i benefici dei trattamenti termali anche per la cura delle infezioni alle vie respiratorie e l'efficacia delle terapie nel percorso riabilitativo post Covid19. Per questo, ripeto, chiediamo da parte delle Istituzioni una presa di posizione chiara e risolutiva".