Giovedì 25 Aprile 2024

Le sette vite di Berlusconi. Il Cav lascia la terapia intensiva

Il via libera dal medico personale Alberto Zangrillo dopo i segnali positivi dei giorni scorsi. Anche ieri le visite del fratello e dei figli. Al San Raffaele Orazio Fascina, padre della compagna.

Silvio Berlusconi

Silvio Berlusconi

Il sorriso e il pollice alzato mostrato ai cronisti da Paolo Berlusconi, al San Raffaele per fare visita al fratello, sintetizza l’ottimismo dei familiari dell’ex premier. Silvio Berlusconi ieri, dopo 12 giorni, ha lasciato la terapia intensiva dell’ospedale alle porte di Milano ed è stato trasferito in un altro reparto. A permettere il passaggio è il "costante miglioramento" del suo quadro clinico, del quale avevano parlato nel loro ultimo bollettino i professori Alberto Zangrillo e il primario Fabio Ciceri.

Il via libera sarebbe arrivato proprio da Zangrillo, primario della terapia intensiva cardiologica e cardio chirurgica e medico di fiducia dell’ex premier. Come ogni giorno, dal ricovero per un’infezione polmonare legata a una leucemia mielomonocitica cronica, ieri si sono succedute le visite dei familiari nell’ospedale in via Olgettina. Oltre al fratello Paolo, la figlia Marina. E il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri, amico da una vita. "Sta bene", ha spiegato Orazio Fascina, padre di Marta, la compagna di Berlusconi, uscendo dal San Raffaele.

Il primo a rivolgere un messaggio a Berlusconi, dopo il trasferimento dalla terapia intensiva, è stato il leader della Lega Matteo Salvini: "In bocca al lupo Silvio, amico mio!". Tra gli altri messaggi, l’augurio del capo di Noi Moderati Maurizio Lupi: "L’uscita di Silvio Berlusconi dalla terapia intensiva è una bellissima notizia, ne siamo molto felici. Forza Silvio, ti aspettiamo presto in Parlamento". Per la deputata di Forza Italia Erica Mazzetti è una "notizia che ci fa stare tutti più a cuor leggero".

Segnali positivi erano emersi dall’ultimo bollettino diramato dal San Raffaele, che giovedì scorso evidenziava "un ulteriore costante miglioramento della funzionalità respiratoria e renale" del presidente di Forza Italia, con "un efficace contenimento della leucocitosi e della sindrome infiammatoria". Il quadro clinico complessivo indicava comunque "il proseguimento delle cure in ambito intensivo". Miglioramento proseguito anche nei giorni successivi, tanto che i medici hanno dato il via libera all’uscita dalla terapia intensiva e al trasferimento in un reparto ordinario per proseguire le terapie. "Tutto bene – ha spiegato Paolo Berlusconi ai cronisti – mi auguro di finire presto questo vostro lavoro: vuol dire che va tutto bene". Oggi verrà diramata una nuova nota ufficiale sulle condizioni del leader di Forza Italia, la quarta dal 5 aprile, giorno del ricovero. Costante, da allora, il via vai al San Raffaele dei parenti e degli amici più stretti.