Giovedì 18 Aprile 2024

"Le Olimpiadi estive? A casa di Babbo Natale"

Salla, il paese più freddo della Finlandia, si candida ironicamente ai Giochi 2032. "Tanto col cambiamento climatico la neve diverrà sabbia"

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di Doriano Rabotti

Chissà in quale specialità potrebbe presentarsi Babbo Natale, alle Olimpiadi, visto che al momento non è ancora previsto il lancio del pacco. Ma da qui al 2032, chissà...

Si ride per non piangere, pensando al futuro. Perché la trovata dei simpatici finlandesi di Salla è diventata virale in pochi minuti grazie alla sua carica surreale. Fa già sorridere anche solo a scriverla: una località della Lapponia che sta a 900 chilometri a nord di Helsinki si candida per ospitare le Olimpiadi estive del 2032. In tempi di social, ovviamente lo fa con un video che per colpire l’attenzione, mestiere sempre più difficile, usa la forza delle immagini che non t’aspetti. I due minuti e tre secondi del video sono uno spasso, costruiti con intelligenza e ironia, tra surfisti e giocatori di beach volley sulla neve: "Tanto qui per quel tempo sarà tutta una spiaggia", dicono i protagonisti, compreso il sindaco Erkki Parkkinen. Il paradosso assoluto è che Salla si autoproclama la città più fredda della gelida Suomi, con temperature che raggiungono anche i 50 gradi sottozero. E allora la freddura si scioglie presto per svelare il cuore caldo della provocazione finnica: l’allarme sul riscaldamento globale.

Dalla Lapponia alla Stoccolma di Greta Thunberg di chilometri ce ne sono 1.200, ma il mondo globalizzato dei social annulla le distanze, ed è abbastanza chiaro che il messaggio lanciato dai cugini scandinavi è in fondo lo stesso della giovanissima attivista svedese.

A Salla sono abituati a convivere con le situazioni estreme. Temprati da una natura ostile, sono talmente resistenti che proprio qui fu fermata l’Armata Rossa, nella seconda guerra mondiale. Certo, se bastassero i like sotto un video, il problema sarebbe risolto. Purtroppo non è così, e il rischio è che l’iniziativa finisca presto nell’archivio dei file degli sport impossibili. In buona compagnia, per carità: alcune provocazioni simili come sci o snowboard sulla sabbia del deserto sono diventate realtà, anche se per pochi praticanti. Ma la neve deve avere un effetto particolare, perché altre bizzarrie invernali sono sbarcate in film di successo, le più importanti basati su storie vere accadute ai Giochi di Calgary del 1988. Il più famoso è ’Cool runnings-Quattro sottozero’, con quattro atleti del bob nati e cresciuti in Giamaica, capaci di diventare talmente bravi da arrivare ai Giochi canadesi e di piazzarsi anche ottavi in una delle discese. Meno noto è il film dedicato a Eddie ’L’Aquila’ Edwards, sottotitolo ’Il coraggio della follia’, con Hugh Jackman: il personaggio è esistito davvero, un inglese che si mise in testa di andare alle Olimpiadi nel salto con gli sci dal trampolino, solo che nel Regno Unito un trampolino non c’era. Ma Eddie l’Aquila ci riuscì, con qualche dettaglio del copione scritto dall’ironia del fato, perché quando arrivò la convocazione il ragazzo era dentro una clinica psichiatrica, dove faceva base il gruppo di allenamento. Arrivò ultimo sia dai 70 che dai 90 metri, però vinse comunque perché al ritorno in patria c’erano diecimila persone ad accoglierlo.

Poco lontano da Salla, in Norvegia, da anni si tiene un torneo di beach volley su una chiatta che galleggia sul mare, a Stavanger, con gli spettatori sulle navi da crociera che passano. E sui fiordi della stessa nazione, a proposito di beach volley e di video, pochi mesi fa è stata girata una clip incredibile, con i due atleti professionisti Christian Sorum e Anders Mol a passarsi la palla, in piedi sue due picchi rocciosi sospesi nel vuoto.

Ah, nel video di Salla c’è un simpaticone in mutande che pratica sci trainato dalle renne. Forse abbiamo trovato lo sport per Babbo Natale.