Mercoledì 24 Aprile 2024

Le mascherine? Siamo sani, è ora di toglierle

Tommaso

Strambi

odalità all’aria aperta per persone sane (più precisamente sane di mente)". Il professor Alberto Zangrillo non è nuovo alle provocazioni. Lo scorso anno aveva, trionfalmente, annunciato: "Il virus è clinicamente morto". Salvo poi correggersi allo scoppiare della seconda ondata. Così, pochi giorni fa, è stato più sobrio: "Oggi il virus è in letargo, speriamo non si risvegli". Inutile dirvi come sia finita sui social. Il primario del San Raffaele, che il Covid lo ha curato davvero in corsia su pazienti più o meno famosi, è finito nell’occhio del ciclone di una mostruosa flame, ovvero di una rissa online. Forse anche per questo, ieri, nel suo post su Instagram ha giocato con il doppio senso del termine inglese (sane people, sani di mente). Proprio a rimarcare quella normalità di vivere senza mascherina. Dopo mesi e mesi in cui ci siamo, giustamente, protetti coprendoci naso e bocca, per molti la mascherina è diventata una protesi non dissimile dallo smartphone. Alcuni continuano a indossarla anche quando salgono in macchina da soli o quando rientrano a casa. In fondo, la prudenza non è mai troppa. Ma adesso, a un anno e mezzo dall’irruzione del virus invisibile, non è poi così impossibile recuperare un po’ di normalità. Togliendoci dal viso questa protesi purché, beninteso, non ci troviamo in mezzo ad un assembramento. Ça va sans dire, come piace ai francesi. In fondo respirare all’aria aperta è un piccolo passo verso il ritorno alla normalità (non solo di mente).