Giovedì 18 Aprile 2024

Le insostenibili giravolte dei governatori

Marcella

Cocchi

Una supplica: almeno i governatori ci diano tregua. Abbiamo già la crisi di governo, è in corso la ricerca dei novelli Scilipoti per salvare Conte. Roba seria, da "costruttori", ci spiegano i grillini ’responsabili’. Abbiamo assistito all’attacco di Renzi demolition man (Financial Times) e ci prepariamo senza popcorn al contrattacco del premier all’insegna del grido ’asfaltiamo quel che resta di Iv’. Insomma, visto cosa accade a Palazzo e nei palazzi della gente comune (una pandemia da 500 morti al giorno, ricordano?), di tutto avremmo bisogno tranne che del gioco al rimpiattino sulle responsabilità delle chiusure da parte delle Regioni. Il governatore della Lombardia Attilio Fontana ieri ha detto che il ritorno della zona rossa nella sua Regione è una "punizione" immeritata e che presenterà ricorso. Ma fu proprio lui, 5 giorni fa, ad anticipare la retrocessione per il "peggioramento di tutti i parametri". L’11 gennaio invocò una zona arancione nazionale ed eventuali ulteriori strette. Alfiere del lockdown per zone l’anno scorso, nella seconda ondata Fontana trova invece che "la definizione dei colori crea solo incertezza".

La posizione delle Regioni sulla scuola, poi, è da sòr Tentenna. Prima di Natale, le Regioni condivisero con il governo il ritorno "almeno al 50% in presenza" per le superiori. Il governatore dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, promise addirittura di più (il 75%), ma poi sono state le Regioni a posticipare le riaperture. Con la beffa che ora, secondo una prassi nota del divario tra pronunciamenti politici e giudiziari, alcuni Tar impongono il ritorno in classe da lunedì. Salvo zona rossa però. Caos. Stona un po’ anche la competizione tra chi è più bravo. Il governatore della Toscana, Eugenio Giani, si è auto congratulato con se stesso per essere riuscito a riaprire le superiori già lunedì scorso. Vincenzo De Luca ha annunciato trionfalmente di aver finito in tempi record la prima fase della campagna vaccinale in Campania. Ma ci ricordiamo ancora le sue battute sgradevoli contro la Lombardia piegata dal virus. Ergo la supplica è: governatori, voi sì, siate responsabili.