Venerdì 19 Aprile 2024

Le dieci mosse per evitare la terza ondata

Dai trasporti ai posti letto Covid: l’operazione verità nel manifesto di Ricolfi e altri 9 studiosi. Gli errori e i ritardi a cui porre rimedio subito

ROMA

"I sacrifici degli italiani, reclusi per due mesi fra marzo e aprile, sono stati gettati alle ortiche". Ne sono convinti 10 studiosi che lanciano un’operazione verità, ricostruendo altrettanti errori gravi commessi dalle istituzioni, e innanzitutto dal Governo, nella gestione dell’epidemia. Nicola Casagli, Pierluigi Contucci, Andrea Crisanti, Paolo Gasparini, Francesco Manfredi, Giovanni Orsina, Luca Ricolfi, Stefano Ruffo, Giuseppe Valditara e Claudio Zucchelli arrivano a una conclusione secca: occorre rimediare subito, quello che non è stato fatto fra maggio e ottobre deve "assolutamente essere fatto ora". Il documento – disponibile su www.fondazionehume.it e www.lettera150.it – ricorda che alla luce della Costituzione il coordinamento e la programmazione delle politiche di tutela della salute sono di competenza di Conte e dei suoi ministri. Quindi analizza i 10 dossier ritenuti strategici: tamponi di massa, scuole in sicurezza, dati epidemiologici accessibili, tracciamento, assembramenti e sanzioni, terapie intensive, distanziamento sui mezzi pubblici, vaccini antinfluenzali, medicina del territorio, Covid hotel. Su questi punti è avvenuta la Caporetto del Governo, come dimostra l’evoluzione dell’epidemia e il grido di allarme degli operatori sanitari.

"Il problema cruciale di un’epidemia – scrivono i 10 – non è portare il numero di contagi vicino a zero, ma mantenerlo basso quando il peggio sembra passato. Per garantire questo, servono tutte e 10 le cose elencate. Serve, soprattutto, un impegno solenne del governo ad attuarle in tempi brevi e certi".