Le chat e quell’ossessione per Chiara

Scambio continuo di messaggi, anche sui social, tra la ragazza e il giovane fermato. "Mi ammazzi tu o mi ammazzo io?"

Carabinieri e vigili del fuoco sul luogo del ritrovamento colline accanto all’Abbazia

Carabinieri e vigili del fuoco sul luogo del ritrovamento colline accanto all’Abbazia

Valsamoggia (Bologna), 29 giugno 2021 - Lui era ossessionato da lei, ma sempre lui, durante l’interrogatorio, ha sostenuto a un certo punto perfino di averla aiutata. In questo groviglio di mezze ammissioni del diciassettenne fermato ieri dai carabinieri, di chat sui social ma anche anche post della vittima, c’è una frase in particolare che risalta, ma il cui peso dovrà essere ponderato dagli inquirenti. L’ha scritta la stessa Chiara Gualzetti, uccisa a 15 anni, vicino all’Abbazia di Monteveglio, nel Bolognese. "Mi ammazzi tu, o mi ammazzo io?".

Ed è proprio intorno a questi dubbi e sospetti che gli inquirenti stanno tentando di ricostruire i rapporti che la ragazza intratteneva sui social. E anche con il diciassettene (con cui scambiava continuamente messaggi), il quale nella notte ha fatto ammissioni importanti sulla fine di Chiara, che aveva incontrato domenica mattina. La quindicenne condivideva tanti momenti della sua vita sui social. Aveva una pagina Instagram e una miriade di video su TikTok. Sono di un paio di anni fa foto elaborate con stelline e pianeti, immagini forse più legate a un’infanzia ormai passata. Recentemente, invece, il suo sorriso timido si era fatto più triste.

Era chiaro dalle frasi che scriveva, dai video che condivideva, dalle incertezze che trasudavano. A inizio 2020, ad esempio, Chiara raccontava di "errori", di una forza che non riusciva a trovare per affrontare chi, scriveva, la tormentava "da anni con le prese in giro". Chi era questa persona?

E ancora, sempre leggendo da Instagram: "Mi dicono che ho un bel corpo, che sono intelligente e bella... E va sempre a finire che lo dicono per approfittarsi del mio corpo e della mia intelligenza... Oppure spariscono perché si stancano di provare a usare il mio corpo e si stancano della mia intelligenza".

Ieri sera, mentre nella caserma continuava la sfilata dei testimoni, fuori gruppi di ragazzini commentavano la tragedia. Ed è proprio uno di loro che metteva l’accento su quella frase: “Mi ammazzi tu o mi ammazzo io?“.

Il padre, Vincenzo, travolto dalla disperazione ("L’ho cercata ovunque, non rientrava a casa"), dopo ore assieme ai volontari del paese per trovare la sua bambina, avrebbe fatto un riferimento contro il diciassettenne. "Ho bisogno di stare un attimo tranquillo", ha poi detto ai giornalisti. I parenti e tutta la comunità di Monteveglio si sono stretti intorno a lui.