Mercoledì 24 Aprile 2024

Lazio, più vicina la rottura tra Conte e il Pd

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ROMA

Giuseppe Conte (nella foto) ha chiuso la porta a un accordo con il Pd per le regionali. O meglio, ha posto le condizioni del M5s che, però, sono indigeribili per il partito di Enrico Letta. Prima fra tutte, il "no" a quell’ "inceneritore" nella Capitale su cui ha scommesso il sindaco Roberto Gualtieri. Che infatti ha subito replicato: "Roma ha bisogno di impianti e del termovalorizzatore". Il presidente Cinque Stelle ha usato toni durissimi col Pd: "Voleva darci il colpo di grazia, metterci alla gogna ed emarginarci come appestati", per questo, "con questi vertici del Pd abbiamo difficoltà a sederci allo stesso tavolo".

Toni analoghi per Carlo Calenda e Matteo Renzi: "Il loro non è un orizzonte progressista, al di là degli insulti che ci rivolgono". Per il Pd il messaggio è chiaro: "L’impressione è che Conte si appresti a una corsa solitaria. Ha un’ossessione per noi. Sembra proprio che non riesca a realizzare che l’avversario è la destra". Nello scontro si è inserito Calenda: "Continuare a perdere tempo con il M5S è inutile, almeno nel Lazio. Visto che c’è una persona del Pd di valore già in campo, possiamo chiudere?". Il riferimento è all’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato, che il Terzo Polo ha già indicato come candidato alla guida del Lazio e che piace anche nel Pd.