Lavoro furbo? Luce, gas e pc: il conto è salato

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Guido

Bandera

Beato te che sei a casa. Faccia un passo avanti chi, fra i fortunati del telelavoro, non se l’è sentito dire. A rispondere alla frecciata del collega di turno è la ricerca di ’Sos Tariffe’, secondo la quale chi è stato così ’smart’ da allestire l’ufficio per il ’working’ in salotto quest’anno pagherà da 145 a 268 euro in più di bollette: connessioni, luce, gas e acqua. Bugie? Solite fake-news? Non proprio. Un bel mattino di aprile, sulle strade deserte della Lombardia afflitta dalla prima ondata del virus, un signore gentile mi ha passato un computer nuovo da installare a casa. Me l’ha consegnato da una porta socchiusa, tenendosi alla larga. Dalla stessa fessura ha preso i soldi, discreta cifretta. Per me, come per tanti, la nuova frontiera del lavoro agile è cominciata così. Poi, qualcuno avrà scoperto scomoda la sedia dello studio. Antica, elegante, ma certo non adatta a sedercisi ore a fissare lo schermo. E ne ha comprata una nuova. Poi magari si è accorto che la stanza dove di solito passa qualche minuto la domenica è un forno d’estate o gelata d’inverno. E via di inverter o aria condizionata.

Qui scatta l’obiezione: ma non usi l’auto. Vero. A conti fatti si risparmiano chilometri, benzina e caselli. E smog (per i fan di Greta). Ma non sempre, perché in ufficio bisogna pur tornarci, almeno qualche giorno ogni tanto. E allora si torna a spendere. Anche per l’abbonamento al parcheggio che devi mantenere. Si sa che parlare di denaro è volgare, ma se è il nostro...