Mercoledì 24 Aprile 2024

Lavoratori senza regalo, salta il bonus Natale

Nel quarto decreto Ristori tagliati i 500 euro: "Operazione troppo costosa". Sì al rinvio delle tasse, cashback dall’8 dicembre

di Claudia Marin

Il decreto Ristori-quater è sulla rampa di lancio. Arriverà entro il fine settimana e conterrà il rinvio al 10 dicembre dei versamenti fiscali previsti per fine novembre, ma anche l’atteso slittamento a fine aprile degli stessi pagamenti per le imprese che abbiano perso almeno il 33% del fatturato in corso d’anno, anche se fuori dalle zone rosse. E sempre dal mese prossimo, non più dal primo ma dall’8 dicembre, partirà anche il piano cashback in via sperimentale: garantirà un extra rimborso fino a 150 euro sulle spese di Natale (con un minimo di 10 pagamenti), che arriverà sul conto corrente di chi si iscriverà al programma come anticipo dei rimborsi più sostanziosi previsti poi due volte l’anno.

Niente da fare, invece, al momento, per la cosiddetta cassa integrazione di Natale da 500 euro come attribuzione straordinaria per i lavoratori in Cig da otto settimane: troppo costosa e con pochi sostenitori nella maggioranza. Le riunioni tecniche e politiche per chiudere il provvedimento vanno avanti a ritmo serrato. L’obiettivo resta quello di chiudere entro domani o al massimo lunedì mattina, per mandare in Gazzetta ufficiale il provvedimento in tempo per fermare la scadenza degli acconti di Irpef, Ires e Irap del 30 novembre. Per evitare di ingolfare il lavoro di consulenti e commercialisti, il Mef ha diffuso un comunicato in cui anticipa le misure: il modello Redditi e l’acconto sulle tasse andrà saldato entro il 10 dicembre, nel frattempo imprese e partite Iva avranno modo di rifare i calcoli delle perdite del primo semestre e, se supereranno il 33%, potranno rinviare il pagamento fino al 30 aprile 2021. Il Ristori quater amplierà le misure già previste per i soggetti Isa alle attività economiche di tutta Italia che si attestano entro il limite dei "50 milioni di ricavi o compensi". Novità anche per le zone rosse, dove tutti quelli che rientrano nelle liste dei codici Ateco beneficeranno del rinvio indipendentemente dalle perdite (misura estesa anche ai ristoranti delle zone arancioni). Con il provvedimento, ha confermato il viceministro Laura Castelli, ci saranno anche la sospensione delle scadenze tributarie di dicembre e del versamento dei contributi "per gli esercizi chiusi nelle zone gialle e rosse" e una nuova indennità da 1.000 euro per "stagionali del turismo, degli stabilimenti termali e dello spettacolo, a quelli intermittenti e autonomi" oltre a una nuova indennità di 800 euro per i lavoratori sportivi.

Confermato anche il rinvio al 1 marzo delle rate della rottamazione ter e del saldo e stralcio, insieme con la possibilità di essere riammessi ai piani di rate per chi è decaduto, mentre sale il pressing per una rottamazione quater. Per rafforzare i ristori per i settori più in crisi, a partire dagli impianti sciistici che dovrebbero vedere sfumare l’avvio della stagione invernale, si dovrebbe invece aspettare l’inizio del nuovo anno.