Mercoledì 24 Aprile 2024

Sparatoria in Comune a Cardano, perizie: "Ex agente Pegoraro lucido e consapevole"

L'ex agente della polizia locale di Cardano al Campo Giuseppe Pegoraro, che il 2 luglio 2013 sparò al sindaco Laura Prati (FOTO) non soffrirebbe di patologie psichiche ed era consapevole delle conseguenze delle proprie azioni. Il legale: "Non era lucido e ha iniziato a rendersi conto di quello che è accaduto nei giorni successivi all'episodio"

Laura Prati dopo la sparatoria in Comune venne sottoposta a intervento

Laura Prati dopo la sparatoria in Comune venne sottoposta a intervento

Cardano al Campo (Varese), 4 dicembre 2014 - Era slittata ad oggi l'udienza del processo con rito abbreviato a carico dell'ex agente della polizia locale di Cardano al Campo Giuseppe Pegoraro, che il 2 luglio 2013 sparo' al sindaco Laura Prati, morta dopo venti giorni in ospedale (FOTO), poichè il gup di Busto Arsizio Alessandro Chionna, indagato per corruzione, era stato trasferito alla sezione civile dello stesso Tribunale. Aveva preso il suo posto il gup Giuseppe Limongelli, che desiderava avere il tempo necessario per consultare gli atti del procedimento. Secondo i periti nominato dal gup e dal pm Nadia Calcaterra, l'ex vicecomandante della polizia locale di Cardano al Campo era "capace di intendere e di volere".  Dunque, l'uomo, non soffrirebbe di patologie psichiche, ed era consapevole delle conseguenze delle proprie azioni.

I risultati, discussi in aula, che si discostano da quelli della consulenza disposta dal difensore dell'ex agente, l'avvocato Maria Grazia Senaldi. "All'epoca dei fatti Pegoraro soffriva di un disturbo patologico acuto e transitorio - ha spiegato il legale - che secondo i medici può durare anche solo per una giornata". "Il mio assistito non era lucido - ha proseguito - e ha iniziato a rendersi conto di quello che è accaduto nei giorni successivi all'episodio". Nella prossima udienza, il 3 febbraio, verranno trattate le consulenze sulla balistica e sul nesso causale tra le ferite subite da Laura Prati e l'aneurisma che la colpì al termine di un intervento all'ospedale di Varese, provocando la morte. Pegoraro, che era stato sospeso dal servizio dopo una condanna per peculato, fece irruzione nell'ufficio del sindaco, sparò a Laura Prati e al suo vice, Costantino Iametti, e fu arrestato dalla polizia dopo una breve fuga.