Mercoledì 24 Aprile 2024

Lattoferrina proteina anti-Covid? Burioni: "Nessuna evidenza di efficacia"

La proteina come possibile cura è allo studio, tra gli altri, dall'Università di Tor Vergata di Roma

Il virologo Roberto Burioni (Ansa)

Il virologo Roberto Burioni (Ansa)

Roma, 29 ottobre 2020 -  "Ricevo molte richieste in merito, per cui rispondo collettivamente a tutti. Non esiste nessuna evidenza clinica che indichi l'utilità della lattoferrina nel prevenire o curare Covid-19". E' quanto scrive su Facebook il virologo dell'Università S.Raffaele di Milano, Roberto Burioni, a proposito di questa proteina globulare presente soprattutto nel latte (materno e animale), ma presente anche in varie secrezioni mucose, come lacrime e saliva.

Tra i vari centri di ricerca che stanno analizzando le possibilità della lattoferrina, come proteina anti-covid, c'è anche l'Università Tor Vergata di Roma. "E' una ricerca italiana alla quale ho avuto il piacere e l'onore di partecipare, è un prodotto naturale, che serve a stimolare la nostra immunità", aveva dichiarato un mese fa Massimo Andreoni, direttore dell' Uoc malattie infettive Tor Vergata, a Cusano Italia Tv . 

"E' un prodotto molto presente nei neonati. Abbiamo visto che somministrando la lattoferrina si protegge molto l'immunità delle persone, gli infetti da Covid-19 riescono a liberarsi del virus molto prima rispetto a dei soggetti che sono infettati, ma non prendono questo prodotto. E' una sostanza che va a chiudere le porte al virus nelle cellule. Un'azione che sembra molto promettente. Ovviamente stiamo allargando gli studi, ma certamente è un dato molto interessante", aveva detto ancora Andreoni. 

Lo studio - aveva spiegato ancora il direttore dell' Uoc malattie infettive Tor Vergata - "ha riguardato finora 100 persone affette da Covid, una numerosità ancora modesta, che necessita di ulteriori dati". "Siccome questo è un prodotto naturale che si trova con molta facilità, molte persone hanno iniziato ad assumerlo e quindi è un qualcosa che nella pratica si sta già fortificando come dato. Però ovviamente, per serietà, dobbiamo aspettare risultati più ampi per avere ulteriori certezze", concludeva il professore.