L’assassino dal carcere "Chiedo scusa a tutti Non so come ho fatto"

CIVITANOVA (Macerata)

"Chiedo scusa per quello che ho fatto alla famiglia di quest’uomo. Non so nemmeno io cosa mi sia successo, perché". Sono le prime parole che Filippo Claudio Giuseppe Ferlazzo ha detto al suo avvocato Roberta Bizzarri, ieri mattina nel carcere di Montacuto. Le accuse per lui sono di omicidio e rapina, ma il 32enne soffre di una malattia psichiatrica, la madre è stata nominata dal tribunale amministratrice di sostegno tempo fa. "La prima richiesta sarà la perizia psichiatrica" anticipa l’avvocato Bizzarri.

Nato in Austria ma residente ufficialmente a Salerno, 32 anni, operaio metalmeccanico, Ferlazzo era in città da poco tempo, e da circa un mese lavorava in un suolificio. A Civitanova era stato ospitato dalla sua compagna, che venerdì era in centro con lui, ma non ha visto nulla di quello che era successo tra la vittima e il suo ragazzo. "Adesso il mio assistito è molto frastornato – spiega l’avvocato Bizzarri -, non si capacita di come sia potuta accadere una cosa simile. Per altro assicura che non voleva rapinare Ogorchukwu del suo cellulare: dopo averlo aggredito, ha raccolto da terra il suo orologio che era caduto e si era rotto e ha preso anche il telefonino pensando che fosse il suo. Non sapeva che fosse della vittima, non aveva alcuna intenzione di prendergli nulla".

"Mi dispiace moltissimo per quello che è successo. Mi dispiace per la persona che è stata uccisa, mi dispiace per mio figlio". Ursula, la mamma di Ferlazzo, è distrutta. La donna, che vive a Salerno, ha avuto diverse difficoltà per via del figlio provato da una patologia psichiatrica. "Ma mai avrei pensato che lui potesse arrivare a fare una cosa come questa", ha detto affranta.

Paola Pagnanelli