Giovedì 18 Aprile 2024

L'aspirante sommelier: "Gonna obbligatoria? Questo è sessismo". Ma viene denunciata

La protesta di una fotografa americana che vive nelle Marche: si era opposta al dress code e ha dovuto abbandonare il corso. Lo sfogo sui social fa infuriare la Fondazione che ha organizzato le lezioni

Nicole Hesslink, fotografa americana, da qualche anno vive a Fermo

Nicole Hesslink, fotografa americana, da qualche anno vive a Fermo

Ha addosso tutti i colori del mondo Nicole: ci sono il Vermont del papà americano, il Giappone della mamma e gli occhi leggermente a mandorla, le Hawaii dove ha cominciato a lavorare come fotografa. E poi c’è l’Italia, il paese dove ha scelto di vivere ormai due anni fa, per amore. Fermo, nelle Marche, è la nuova casa di Nicole Hesslink, diventata famosa suo malgrado lo scorso febbraio per aver contestato l’obbligo per le donne sommelier di prestare servizio indossando una gonna. Obbligo, da lei considerato una forma di sessismo, che le è stato fatto presente mentre frequentava un corso per sommelier con la Fondazione italiana sommelier, frutto di una consuetudine antica. Lei protesta sui social, molla il corso, rilascia interviste e la vicenda diventa di pubblico dominio. Oggi la fondazione chiama Hesslink a rispondere di quella pubblicità sgradita, direttamente in tribunale.

Si aspettava uno strascico simile?

"Veramente no, io non ho mai pronunciato il nome del gruppo con cui mi stavo formando come sommelier, ho solo voluto evidenziare una pratica arcaica, per me assurda nel 2022, di imporre la gonna al posto di pantaloni altrettanto eleganti. Ci ho visto una misura sessista e mi sono sentita costretta a lasciare il corso".

Cos’è successo dopo quell’addio?

"Mi sono rivolta alla Federazione italiana sommelier, albergatori e ristoratori e ho preso il mio diploma lo scorso luglio, era un percorso che volevo assolutamente completare. Sono fotografa ma mi occupo anche di promozione enogastronomica e mi interessava offrire anche questo servizio. La Federazione mi ha lasciata libera e oggi se voglio posso fare servizio da sommelier anche in pantaloni".

È preoccupata per la vicenda giudiziaria?

"Certo, non è una storia simpatica. Doveva esserci una prima udienza a fine luglio, ma è stata rinviata, chissà quanto tempo e quanti soldi ci vorranno. Nel frattempo ci sono delle avvocatesse che mi hanno offerto il loro supporto gratuito. Vedremo, abbiamo cercato anche un accordo, ma non c’è stato verso, sono voluti andare in tribunale. Mi dispiace veramente perché io non li ho mai nominati, ce l’avevo con una misura che veramente penalizza le donne, mi sembrava una battaglia di civiltà".

Clara Di Bonaventura è avvocato e sommelier, ha una scuola di vino on line e si è messa a disposizione per difendere Hesslink gratuitamente: "È anche una mia battaglia, quella di rendere meno maschile questo mondo. Siamo tutti vicini a Nicole".

A spiegare com’è la situazione nell’ambiente dei sommelier è Stefano Isidori, delegato per le Marche dell’Associazione italiana sommelier da cui sono nate tutte le altre associazioni: "Nella mia carriera ormai quarantennale posso dire che la questione della gonna per le donne è ormai del tutto superata. È chiaro che certi locali, soprattutto quelli stellati, hanno aspettative molto alte nei confronti del personale, niente tatuaggi, niente orecchini, capelli ordinati, barba curata, la gonna o i pantaloni d’ordinanza. Non c’è obbligo di indossare la gonna per frequentare i corsi e infatti ci siamo fatti avanti anche con Nicole quando si è trovata in difficoltà. Credo che siamo ormai al passo con i tempi, non c’è più quella consuetudine che voleva i camerieri in pantaloni e le cameriere in gonna". È un mondo grande quello del vino, la Regione Marche ha riconosciuto la valenza del turismo enogastronomico proprio grazie alla forza dei corsi che le varie associazioni hanno portato avanti, per formare sommelier: "Io sono delegato Ais dal 2002, abbiamo 180 delegazioni in Italia, 8 solo nelle Marche. Da allora abbiamo fatto circa 70 edizioni del corso, con almeno 50 partecipanti ogni volta, è un movimento grande che va avanti con i tempi e con le situazioni che cambiano".