Mercoledì 24 Aprile 2024

L’ascesa degli student hotel Letto, Internet e piscina Da 500 a 1000 euro al mese

Gli alloggi di lusso si stanno facendo largo nel mercato delle città universitarie. Sicurezza 24 ore su 24 e pulizie comprese. E c’è anche chi mette a disposizione la Playstation.

di Giulia Prosperetti

Con il costo degli affitti che in Italia, Milano in testa, ha raggiunto cifre record, gli studenti valutano sempre più spesso soluzioni alternative. Se il 68% resta a vivere con i genitori, coloro che non hanno problemi di budget possono optare per le soluzioni offerte dai numerosi studentati privati che stanno colonizzando le città universitarie del nostro Paese. Il prezzo per una stanza, in molti casi, è pari a quello di un appartamento condiviso, ma i servizi offerti con i pacchetti ‘all inclusive’, dalla palestra alle pulizie, consentono di facilitare la vita agli universitari. Fondato nel 2012, inizialmente con il marchio ‘Student Hotel’, il format The Social Hub (TSH), è sbarcato cinque anni fa in Italia dall’Olanda.

Nella tariffa mensile – che a seconda della tipologia di alloggio scelto, della durata del soggiorno e della città, varia dai 500 agli oltre mille euro al mese – sono compresi una camera completamente arredata, bagno privato, wifi ad alta velocità, spazi per lavorare e rilassarsi, accesso alla palestra, biciclette gratuite, sicurezza 24 ore su 24, tutte le utenze, reception 24h24, accesso alla cucina comune con frigorifero e scaffali personali, piscina stagionale, lavanderia illimitata e pulizia mensile della camera.

La prima struttura, a firma di Rizoma Architetture, è stata aperta nel 2018 a Firenze all’interno dell’ex Palazzo del Sonno, di fronte alla Fortezza da Basso. Nel 2020 è stata inaugurata la struttura di Bologna, nei pressi della stazione Centrale, all’interno di un edificio costruito alla fine degli anni ’80, prima adibito a sede Telecom e poi abbandonato, e ne seguiranno altre: una seconda a Firenze nel luglio 2024, a Roma a ottobre del prossimo anno e a Torino nel 2025. Per avere un’idea dei costi, effettuando la simulazione di una prenotazione online, si vede che, se si rimane per un anno accademico a Bologna, il prezzo è di 665 euro al mese per una camera ‘standard’ condivisa con due letti singoli o letto a castello. Una soluzione più di lusso con camera singola di 20 m² a Firenze arriva a costare, per lo stesso periodo, 1123 euro al mese.

Sulla stessa linea gli alloggi proposti da CX anche se il concept da hotel per studenti diventa ‘campus’. Le strutture – presenti a Firenze, Torino, Venezia, Milano, Bari e, prossimamente, anche a Trieste e Napoli – offrono security e reception 24h24, pulizia trimestrale delle stanze, wifi veloce, accesso gratuito alla palestra e agli impianti sportivi, assistenza e manutenzione degli alloggi, lavanderia, caffè e ristorante dalle 7 alle 23, aree coworking, rooftop, lounge, zona cinema e area giochi con biliardo e playstation. A Roma, dove la struttura si trova vicino all’Università Tor Vergata, i prezzi per un alloggio vanno, in media, dai 480 ai 750 euro al mese. A Firenze per una camera doppia con bagno privato e cucina condivisa si spendono circa 920 euro.

Ma sul proliferare di queste strutture, a fronte di un misero 5% di studenti che ha un alloggio pubblico o privato classificato come studentesco, non mancano gli interrogativi. Il rischio è che operazioni immobiliari classificate come ‘edilizia sociale’ si trasformino in un regalo ai costruttori, dato il loro uso flessibile che prevede la possibilità di affittare camere anche a turisti e ad altre tipologie di utenti e costi spesso inaccessibili agli studenti.