Martedì 23 Aprile 2024

L’artista? Tanto meglio se è contro

Andrea

Spinelli

artista ribelle esiste dall’alba del rock, e ancora prima. Essere ribelli per gente come Jim Morrison o Lou Reed è stato un tutt’uno con l’arte e con la vita. Ma sempre sulla propria pelle, mai su quella dei fan. Sposando la scelta provocatoria fatta venerdì scorso da Salmo ad Olbia, violare deliberatamente le odiose norme anti-Covid con concerto gratuito a sorpresa, Francesco De Gregori ha da parte sua ricordato a tutti di essere ancora quello de “Il Bandito e il Campione”. Quello che nella fortunata ballata folk scritta da suo fratello Luigi reinventa in chiave romantica la figura del criminale Sante Pollastri mondandolo (o quasi) delle sue responsabilità con un verso, “cercavi giustizia, ma trovasti la legge”, puntato sulla distanza tra l’una e l’altra.

Ma le canzoni sono canzoni, mentre la vita reale spesso è più complessa. E Salmo, coinvolgendo nella sua provocazione quattromila fan non protetti né distanziati, ha messo in gioco non tanto la propria sicurezza, quanto piuttosto quella dei fan. E delle loro famiglie. L’artista ha il diritto, anzi il dovere, di portare avanti il pensiero comune anche provocando, senza però mettere a repentaglio gli altri. In un momento di forte frustrazione del settore spettacolo, acuito in molti casi da una scarsa sensibilità delle istituzioni, certe considerazioni magari da un ragazzo come Ultimo non te le aspetti, ma da un padre nobile come De Gregori, sì. In questa storia, infatti, si sa dove sta la legge. Ma la giustizia?