Mercoledì 24 Aprile 2024

L’arrocco di Salvini "Giorgia futura premier? A decidere è Mattarella"

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di Ettore Maria Colombo

"Io aspetto il voto degli italiani", ammonisce il leader della Lega, Matteo Salvini, che ieri, tra le tante cose di cui ha parlato annuncia di aver querelato lo scrittore Roberto Saviano per aver accusato lui e Berlusconi "di essere i reali agenti che hanno agito per Putin". Aggiungendo che "io ho sempre difeso l’interesse nazionale italiano, a testa alta. A prendere i soldi dei russi per anni sono stati i comunisti tanto cari a Saviano". Ma tornando al ruolo ‘futuro’ di Mattarella, Salvini ha detto che, appunto, lui "aspetta il voto, prima di fare qualsiasi commento, poi il Presidente della Repubblica sceglierà come è giusto che sia. Tutti dicono che il centrodestra ha già vinto. Calma. Sono convinto che il centrodestra possa vincere, sono convinto che la Lega possa prendere un voto in più di tutti gli altri, ma non impongo nomi e ruoli a nessuno, men che meno al Capo di Stato".

Il tono del leader leghista è (fintamente) ‘rispettoso’ verso il Colle più alto. E, dunque, versochi, come è scritto in Costituzione, assegna l’incarico di presidente del Consiglio. E lo fa al leader che, uscito dal voto, ritiene più opportuno, a suo insindacabile giudizio, ovviamente dopo aver "preso atto" del risultato delle elezioni. Una ‘frecciata’ di Salvini, alla sua ‘alleata’ Meloni. La quale, solo il giorno prima, aveva detto che, "se vincesse il centrodestra e ci fosse l’affermazione di FdI, non ho ragione di credere che Mattarella possa assumere una scelta diversa". Quella, cioè, di ‘incaricare’ lei. "L’anomalia –- aveva aggiunto la Meloni – non sarei io, ma lo è stata Monti". La leader di FdI si è anche rivolta ai media stranieri per rassicurare l’opinione pubblica internazionale sul fatto che, con lei a capo del governo, non ci saranno sconquassi nei conti pubblici né cambiamenti nelle alleanze internazionali del nostro Paese. Ora, ‘tirare in ballo’ Mattarella ogni giorno fa, si sa, ‘irritare’ il Colle. Ma il tema resta la concorrenza interna al centrodestra.