Venerdì 19 Aprile 2024

L’arcipelago che muore: "Palau verrà sommersa"

Il presidente della repubblica nell'oceano Pacifico avverte: stiamo pagando il prezzo dell’inquinamento altrui

Il presidente della Repubblica di Palau Surangel S. Whipps Jr.

Il presidente della Repubblica di Palau Surangel S. Whipps Jr.

Abu Dhabi (Emirati), 21 gennaio 2023 - "Come abbiamo messo sotto controllo la pandemia, possiamo sconfiggere i cambiamenti climatici. Servono molti soldi e molta volontà politica, serve soprattutto mettere da parte gli interessi particolari, perché questo è un problema comune. Non vogliamo fare la fine dei dinosauri, non vogliamo che i nostri nipoti leggano solo sui libri quanto era bella e unica la loro terra. Eppure io sono ancora ottimista. Le mie isole, che se nulla cambia sembrano destinate a essere sommerse, potrebbero ancora salvarsi. Ma dipende solo da voi". Così Surangel S. Whipps Jr. (in foto), presidente della repubblica di Palau, arcipelago del Pacifico a rischio di essere sommerso.

I Paesi sviluppati emettono grandi quantità di gas serra e voi ne pagate il prezzo. Alle conferenze sul clima lei ha usato parole molto dure. È servito?

"Noi paghiamo il prezzo dell’inquinamento altrui. A Glasgow dissi: ‘Meglio essere bombardati, che questa straziante agonia’. Da allora gli Usa sono tornati al tavolo, lo scorso anno alla conferenza di Sharm si è decisa la creazione di un meccanismo per le perdite subite dai Paesi in via di sviluppo. Qualche passo in avanti c’è. Ma sono piccoli e serve molto di più".

Che significa vivere in prima linea nel cambiamento climatico?

"Essere stretti in una morsa. Pensiamo ai tifoni: ne abbiamo avuti 4 negli ultimi 10 anni. Prima la ’via dei tifoni’ correva più a nord di Palau. Ogni volta che arriva un tifone distrugge case, infrastrutture, biodiversità e ogni volta dobbiamo utilizzare le nostre scarse risorse per ricostruire fino al nuovo tifone: un cane che si morde la coda. E poi c’è la crescita del livello del mare, che invade le nostre poche terre agricole. I nostri campi sono vicino al livello del mare e vengono periodicamente allagati, distruggendo i raccolti e salinizzando i terreni. E l’acidificazione colpisce le risorse ittiche e i coralli, che sono una grande risorsa turistica, per la quale siamo famosi. Il cambiamento climatico ci stringe alla gola e tra qualche decennio il mare ci sommergerà".

Cosa può cambiare il destino di Palau?

"Una rapida e massiccia transizione alle energie rinnovabili: fotovoltaico, vento, idroelettrico, biomasse. Usiamo la tecnologia. Dobbiamo abbandonare in massa le fonti fossili, riducendo le emissioni del 50% al 2030. Non dobbiamo rinviare a domani le scelte che sono fattibili oggi. L’agenzia internazionale sulle rinnovabili, l’Irena, ha chiarito che la transizione alla rinnovabili è realistica e può mantenere il riscaldamento entro 1.5 gradi. Ma gli sforzi che stiamo facendo vanno triplicati, questa è la sfida. Sennò noi scompariremo e dopo di noi toccherà ad altri Paesi".