Giovedì 18 Aprile 2024

Lara Bombonati, condannata foreign fighter. "Aiutava i jihadisti"

Alessandria, due anni e otto mesi di reclusione per la 28enne. Si era trasferita in Siria a fianco del marito morto in battaglia

Jihadisti e un primo piano di Lara Bombonati

Jihadisti e un primo piano di Lara Bombonati

Alessandria, 12 novembre 2019 - È stata condannata a 2 anni e 8 mesi Lara Bombonati, arrestata due anni fa con l’accusa di essere una foreign fighter italiana. La donna è stata ritenuta colpevole di aver fiancheggiato associazioni terroristiche di matrice islamica mentre era in Siria. "Non ho mai appoggiato nessuna organizzazione, non so nemmeno l’arabo – si è difesa –. Ho solo seguito mio marito", Francesco Cascio che risulterebbe morto in battaglia.

La sentenza della Corte d’Assise di Alessandria è arrivata dopo un lungo processo a colpi di perizie. Gli ultimi accertamenti hanno evidenziato che la 28enne soffre di disturbi della personalità. Per questo motivo, dopo il carcere – ha già scontato 2 anni e 5 mesi –, i giudici hanno stabilito per lei un anno di libertà vigilata per farsi curare in una comunità. A breve potrebbe quindi essere scarcerata, "perché non ci sono più le esigenze cautelari", osserva il suo legale, l’avvocato Lorenzo Repetti, che aveva chiesto per lei l’assoluzione. Tra novanta giorni saranno depositate le motivazioni e soltanto allora il difensore deciderà se impugnare il verdetto.

A Garbagna, il paese delle ciliegie sulle colline di Tortona, la "trasformazione radicale" di Lara Bombonati aveva colpito tutti. Stupiva "riconoscerla solo dagli occhi", avvolta nel velo dopo la conversione all’Islam. Accusata di terrorismo internazionale, la Digos delle questure di Torino e di Alessandria avevano fermato la giovane nel timore che volesse tornare in Siria, attraverso alcuni contatti in Belgio, per dare assistenza logistica, sanitaria e psicologica ai combattenti della Jihad. Una attività già svolta, secondo gli investigatori, dal 2014 all’inizio 2017, quando le autorità turche l’avevano arrestata al confine con la Siria, perché in possesso di documenti d’identità falsi, ed espulsa.

In aula Bombonati è comparsa senza velo. Capelli scuri, lunghi e sciolti. Un look sobrio, occidentale: pantaloni neri, maglione bordeaux e giaccone marrone.

red. est.