Martedì 16 Aprile 2024

L’appello di Zelensky a Draghi "Italia garante della nostra sicurezza"

Trattative in corso: Mosca sarebbe pronta ad accettare l’ingresso di Kiev nella Ue

Migration

L’Italia tra gli Stati garanti della sicurezza dell’Ucraina, che dovranno assicurare una reazione militare immediata nel caso di nuove aggressioni da parte della Russia. A chiederlo ufficialmente è stato Volodymyr Zelensky (nella foto), che ha avuto anche una conversazione telefonica col premier Mario Draghi. Di fronte alla frenata dell’offensiva di Mosca e alla vigilia dei nuovi colloqui di pace ad Istanbul, il leader ucraino pur di fermare la guerra si è detto pronto a trattare sullo status di neutralità di Kiev, e anche a discutere di Crimea e Donbass. Mosca, invece, stando alle ultime informazioni disponibili, sarebbe disposta a togliere due parole ("denazificazione" e "smilitarizzazione" dell’Ucraina) dalle condizioni richieste. Inoltre, la Russia accetterebbe l’ingresso di Kiev nella Ue a patto che rimanga militarmente non allineata. Lo hanno riferito al Finacial Times quattro persone informate sui negoziati in corso tra russi e ucraini.

L’Ucraina ha rilanciato la proposta di una nuova alleanza di Stati in grado, se necessario, di intervenire militarmente nel giro di 24 ore, come ha ricordato a Roma l’ambasciatore ucraino Yaroslav Melnik: "Il presidente ha lanciato l’iniziativa United for Peace, per creare questo gruppo di Paesi. E secondo lui di questo gruppo dovrebbero far parte i membri permanenti del Consiglio di sicurezza dell’Onu, più Germania, Canada, Turchia, Italia. Sono contento di vedere l’Italia in questo elenco". Dopo la telefonata con Palazzo Chigi, Zelensky ha ringraziato il nostro Paese per l’aiuto e la "disponibilità a unirsi alla creazione di un sistema di garanzie di sicurezza". Draghi gli ha ribadito "il sostegno del governo italiano.