L’anarchico al 41 bis I giudici: "Cospito può orientare attacchi"

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Alfredo Cospito deve restare al 41 bis perchè può continuare ad esercitare "il suo ruolo apicale" nella Fai (Federazione anarchica italiana) anche dal carcere. Sono queste in sostanza le motivazioni che hanno portato ieri il Tribunale di Sorveglianza a respingere il reclamo della difesa dell’anarchico, detenuto a Sassari e da due mesi in sciopero della fame come protesta contro il carcere di massima sicurezza impostogli.

Un regime che, secondo i giudici, non è comunque sufficiente per scongiurare una ripresa dell’attività di Cospito nell’associazione. Non solo, nel documento i giudici della Capitale affermano che le comunicazioni di Cospito "con le realtà anarchiche all’esterno del circuito carcerario appaiono assidue e producono l’effetto di contribuire ad identificare obiettivi strategici e a stimolare azioni dirette di attacco alle istituzioni". E intanto, dopo i blitz del fine settimana a Bologna e Roma, torna l’allarme per le proteste degli anarchici in tutta Italia.