Migranti, il Viminale: in arrivo altre 3 navi-quarantena

Barca esplode a Crotone: 4 morti e tre dispersi, tra i feriti anche due finanzieri. A Lampedusa maxi sbarco, il sindaco Martello: "Pronti allo sciopero generale". Musumeci: "Conte convochi il consiglio dei ministri"

Maxi sbarco a Lampedusa: scoppia la protesta (Ansa)

Maxi sbarco a Lampedusa: scoppia la protesta (Ansa)

Lampedusa, 30 agosto 2020 - Ancora sbarchi di migranti sulle coste del Mediterraneo. Ancora emergenza e morti. Un barcone ha preso fuoco in Calabria durante le operazioni di trasbordo (quattro le vittime, ma ci sono anche dispersi e feriti), mentre in Sicilia è rivolta dopo un maxi sbarco a Lampedusa. Il Viminale ha deciso l'invio di altre tre navi-quarantena: la prima entro domani, le altre due entro mercoledì.

Crotone, barca a fuoco

Un'imbarcazione con a bordo decine di migranti ha preso fuoco, per cause in corso d'accertamento, mentre erano in corso le operazioni di trasbordo su unità navali della Capitaneria di Porto al largo della costa crotonese. Sul natante successivamente c'é stata un'esplosione causata, presumibilmente, dal carburante a bordo. Quattro le vittime, tra cui una donna. I loro corpi sono stati recuperati in mare mentre si cercano ancora due dispersi. Cinque invece i feriti: tre migranti sono apparsi subito in gravissime condizioni, uno dei quali trasportato con l'elisoccorso all'ospedale di Catanzaro. Feriti anche due militari della Guardia di finanza, uno dei quali a causa dell'onda d'urto provocata dall'esplosione ha riportato la frattura di una gamba. Secondo prime testimonianze a trarlo in salvo sarebbero stati alcuni degli stessi migranti finiti in acqua. L'altro finanziere ha riportato invece diverse ustioni. 

Lampedusa allo stremo

Un maxi sbarco si è verificato nella notte a Lampedusa. Un barcone con a bordo centinaia di migranti è stato intercettato al largo di Lampedusa dalle motovedette della Guardia costiera e della Guardia di finanza. Sul posto, durante le operazioni di trasbordo, è intervenuto il sindaco, Totò Martello, e l'ennesimo sbarco ha scatenato la protesta di alcuni abitanti guidati dall'ex senatrice della Lega Angela Maraventano. Sono 1.526 i migranti presenti sull'isola. Sono ospitati tra l'hotspot e la Casa della fratellanza i cui locali appartengono alla parrocchia). E saltato intanto trasferimento per 55 migranti a causa del maltempo. Complessivamente stanotte sono sbarcate 370 persone fra cui 13 donne e 33 minori.

Per ridurre il sovraffollamento dell'hotspot di Lampedusa, in nottata arriverà sull'isola la nave Dattilo della Guardia costiera che imbarcherà domani mattina 200 migranti. La prefettura di Agrigento ha già disposto per questa sera il trasferimento di 128 migranti con le motovedette della Guardia di finanza e della Guardia costiera, dopo l'esito negativo del tampone.

Altre tre navi-quarantena

Il ministero dell'Interno "segue con estrema attenzione la grave situazione legata allo sbarco di circa 400 migranti la scorsa notte a Lampedusa", assicura il Viminale, sottolineando che "nei giorni scorsi il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il ministro Luciana Lamorgese hanno deciso di ricorrere all'utilizzo di ulteriori tre navi, in aggiunta alle due già operanti, per la sorveglianza sanitaria dei migranti irregolari in arrivo". La prima arriverà a Lampedusa entro domani notte, le altre due entro mercoledì. Circa 300 migranti verranno evacuati dall'hotspot tra stasera e domani mattina. 

Durissimo il sindaco Martello

Dure le parole del sindaco Martello: "Se si fa arrivare un'imbarcazione così grossa significa che nel Mediterraneo non c'è nessun controllo da parte del Governo italiano, nessuna nave. Non si può far entrare un'imbarcazione con 450 persone in un'isola dove già ci sono 1.160 migranti nell'hotspot, materialmente non c'è più capienza. E non c'è un'idea di come trasferire migranti. Se il Governo ha deciso che Lampedusa deve diventare un hub, allora significa che faremo scioperi generali chiudendo tutto e vuol dire che il controllo lo faremo noi. Se il Governo è assente e la responsabilità viene fatta ricadere sulla popolazione e sull'amministrazione stremata da sbarchi continui senza aiuto, allora - osserva Martello - c'è un problema serio di tenuta del Paese".

L'appello del governatore Musumeci

Il governatore della Sicilia, Nello Musumeci chiama in causa il premier Giuseppe Conte: "Mi rivolgo direttamente al presidente Conte; convochi il consiglio dei ministri per affrontare l'emergenza di questi mesi divenuta insopportabile in queste ore. Lampedusa non ce la fa più".