Lampedusa: la tragedia di Rokia, morta a 2 anni. "I polmoni pieni d'acqua"

La bimba soccorsa insieme alla madre e ad altri 40 migranti dopo l'affondamento del barcone. I medici del poliambulatorio: "Abbiamo fatto di tutto per rianimarla, un dolore immenso"

Lampedusa, 19 dicembre 2022 - Mentre il governo prepara il suo "codice di comportamento" per le navi Ong, a Lampedusa si consuma l'ennesima tragedia del mare. Una bambina di due anni è morta ieri pomeriggio al Poliambulatorio dell'isola dopo essere finita in acqua. La barca su cui viaggiava insieme alla madre e a una quarantina di altri migranti si è ribaltata a 10 miglia dalla costa. I medici hanno tentato ripetutamente di rianimarla ma non c'è stato nulla da fare. Si chiamava Rokia e veniva dalla Costa d'Avorio. "Abbiamo fatto tutto quello che era umanamente possibile - racconta provata Rosalba Tantillo, la responsabile dell'area emergenza dal Poliambulatorio - abbiamo rianimato Rokia per più di un'ora, ma non c'è stato nulla da fare. Il polmoni della bimba erano pieni di acqua. Era già morta. Per noi, ogni volta, è una sconfitta. Perché non siamo mai pronti...". "Cercavamo di trovare un respiro, un segno sull'elettrocardiogramma, ma niente - continua la dottoressa - Per noi è un dolore immenso vedere spegnere una vita, di una bimba poi...". 

La bara con la piccola Rokia portata via dal Poliambulatorio di Lampedusa (Ansa)
La bara con la piccola Rokia portata via dal Poliambulatorio di Lampedusa (Ansa)

Salvo invece un altro bimbo di 2 anni soccorso in condizioni simili. Sulla vicenda la Procura ha aperto un'inchiesta, a carico di ignoti, per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e morte quale conseguenza di altro reato. I poliziotti della Squadra Mobile, coordinati dal procuratore reggente Salvatore Vella, hanno già iniziato ad ascoltare tutti i migranti che erano su quel barcone: si proverà a ricostruire cosa sia successo e perché il natante si è ribaltato, oltre ad identificare gli eventuali scafisti. E' prevista l'ispezione cadaverica sul corpicino della piccola. 

Intanto stanotte un altro barcone alla deriva è stato soccorso al largo di Lampedusa dalla Guardia Costiera. A bordo 161 migranti, uomini dalla Siria, Pakistan, Etiopia, Bangladesh, Egitto. Il peschereccio sarebbe partito da Zwara, in Libia, alle 2 di venerdì scorso. Per la traversata i naufraghi avrebbero pagato dai 500 mila ai 700 taka i bengalesi e 3000 dollari gli etiopi. Tutti sono stati portati all'hotspot di contrada Imbriacola dove al momento ci sono 254 ospiti.