Giovedì 25 Aprile 2024

Lamorgese: non ho agenti, controlli a campione

Il ministro dell’Interno: "Faremo il massimo nonostante i tagli". A Roma e Milano linea soft: per ora mano leggera con chi è senza mascherina

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di Giovanni Rossi

Severità con gradualità. L’ultimo weekend novembrino è un’anteprima del dicembre alle porte. In vista della stretta del 6 dicembre, con lo sdoppiamento del Green pass in versione rinforzata e in versione base, il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese alza il velo sul piano straordinario di rispetto delle norme anti-contagio. Stamattina l’incontro in videoconferenza con i venti prefetti dei capoluoghi di regione, il capo della Polizia e i comandanti generali di Carabinieri e Guardia di finanza. Le parole del premier Mario Draghi dopo l’ultimo Consiglio dei ministri non lasciano spazio a fraintendimenti: "Le forze dell’ordine saranno mobilitate in modo totale. C’è tutta una aneddotica sui mancati controlli, bisogna potenziarli". Come? È questo il vero problema. Il crimine non va in vacanza. "Gli organici sono stati tagliati nel corso degli anni – avvisa il ministro –, ma c’è tutto l’intento di fare il massimo. Peraltro finora non è che non abbiamo fatto nulla. Dall’1 gennaio sono state controllate 28 milioni di persone e 3,6 milioni di locali pubblici. Ora si farà di più con le forze che abbiamo".

Ovvero militari no, ma vigili urbani sì. In particolare, sui mezzi di trasporto saranno organizzati controlli "a campione", al capolinea degli autobus e alle fermate della metropolitana, nonché nelle principali stazioni ferroviarie, ma con l’avvertenza di non bloccare il servizio generando ritardi alla circolazione o assembramenti. "Oggi la salute pubblica è prioritaria e anche in relazione alla nuova variante Omicron è necessario un grande senso di responsabilità", proclama Lamorgese. Impossibile piazzare un agente in ogni ristorante, bar, piscina. Anche qui "faremo controlli a campione", ammette la ministra auspicando "la collaborazione dei gestori, che devono vagliare il pass così come nei cinema è controllato il biglietto".

Intanto durante tutto il weekend dello shopping e delle movide la variante Omicron aleggia tra pensieri e mascherine: non sempre portate con sé, non sempre indossate con cura. Nella città in zona bianca con obbligatorietà dei dispositivi di protezione all’aperto, Roma e Milano provano a fare scuola. Ma non tutti i cittadini seguono le indicazioni. E i centri storici notevolmente affollati ne sono la prova. In troppi girano davanti a vetrine e locali senza neppure la mascherina in tasca. Negligenza o mancata informazione? Di tutto un po’. Per questo nel centro di Milano i vigili rieducano distratti e riottosi. Li fermano, li informano, si raccomandano. Una specie di prova generale. Da memorizzare in fretta, a meno di ritrovarsi – al prossimo giro tra i negozi – con una contravvenzione da 400 euro in mano (ridotti a 280 per chi paga entro cinque giorni).

Anche a Roma i controlli sono generalmente comprensivi. Le vie del centro storico e le zone della movida sono discretamente pattugliate. Qualche sanzione arriva, ma la linea di avvio è non infierire. Da dicembre sarà tutta un’altra storia.