Giovedì 18 Aprile 2024

L’amore ai tempi della Rete Nozze, flirt (e tradimenti) Oggi i cuori solitari cercano compagnia sul web

Una coppia su due si forma on line. I siti stanno sostituendo le agenzie matrimoniali . Spesa per i single o cene tra sconosciuti stanno soppiantando gli appuntamenti tradizionali.

Quasi una coppia su due, al giorno d’oggi, si conosce on line. È la realtà dell’era di Internet e dei social network: il corteggiamento con la rosa, il bigliettino col numero di telefono, la cena a lume di candela e il ‘pedinamento’ nella libreria, all’interno della galassia degli incontri d’amore, stanno velocemente tramontando. Un sondaggio, realizzato da Incontri-ExtraConiugali.com, evidenzia che su un campione di mille uomini e mille donne tra i 24 e i 55 anni, il 68% dichiara di utilizzare o di avere utilizzato siti di incontri on line (che stanno sostituendo le agenzie matrimoniali) o app per instaurare una relazione. E il 48% rivela che grazie al dating on line è riuscito a concretizzare una relazione duratura (almeno 6 mesi).

Il giro d’affari del dating on line è in aumento: basandosi su dati IBISWorld, Pew Research Center e CEBR, in Italia si sono spesi 133 milioni di euro nel 2021, di cui 27 milioni per siti di incontri extraconiugali. Il fatturato del settore vede il nostro Paese al quarto posto in Europa dopo Regno Unito, Germania e Francia. Ma considerando anche l’indotto, l’Italia è prima con una spesa per gli incontri che nel 2021 – nonostante un calo del 20% rispetto al periodo precedente la pandemia – è di 16 miliardi di euro. La distribuzione territoriale delle agenzie matrimoniali e utilizzatori di app d’incontro si concentra per il 57,1% nell’Italia settentrionale, il 22,2% al Centro e il restante 20,7% nel Mezzogiorno (il 15,1% al Sud e il 5,6% nelle Isole). Le cinque regioni che contribuiscono maggiormente alla categoria sono la Lombardia (17%), il Piemonte (12,3%), la Toscana (9%), l’Emilia-Romagna (8,5%) e il Lazio (8,5%). Completano le prime dieci posizioni il Veneto (8%), il Friuli-Venezia Giulia (4,7%), la Liguria (4,7%), la Sicilia (4,2%) e le Marche (3,8%).

"La chat permette di entrare in una confidenza più rapida rispetto ai tempi necessari a raggiungerla dal vivo, favorisce una maggiore disinibizione, non ha limiti di luoghi, distanze e orari, si tendono a vedere nell’altra persona solo gli elementi positivi – spiega Michele Spaccarotella, psicoterapeuta e sessuologo –. Il rischio è rimanere incagliati nella comodità, assimilare la conoscenza dell’altro alla scelta di un prodotto da un catalogo, invece di utilizzare le situazioni che non vanno a buon fine per apprendere informazioni su noi stessi e sulla tipologia di partner che cerchiamo. Si stanno moltiplicando le relazioni mordi e fuggi, basate su una conoscenza rapida, così come è rapido il loro epilogo. Più che liquide, oggi dovremmo parlare di relazioni gassose, che tendono all’evaporazione". Eppure si credeva che una volta allontanate le restrizioni da Coronavirus, le relazioni amorose sarebbero tornate più appassionate di prima. E, invece, è rimasto tanto dell’abitudine di creare flirt via Internet. "È evidente – dice Giulia Maffioli, presidente dell’Associazione nazionale psicologi psicoterapeuti – che la vulnerabilità dilagante ha trasformato i rapporti di coppia. Il freno a mano sembra essere sempre tirato: la paura del colpo basso, del fantasma che ti annienta appare come indomabile. Bisogna trovare il coraggio di rivivere davvero l’amore".

Non è un caso che in tutta Italia stiano dilagando le situazioni di incontri in contesti ‘diversi’ rispetto all’appuntamento tradizionale: dalla spesa dei single, dove migliaia di single si vedono tra gli scaffali dei supermercati, alle cene degli sconosciuti, ambiente tipico dello speed date, dove persone che non si sono mai viste si trovano allo stesso tavolo e hanno la possibilità di iniziare una relazione. In questo quadro relazionale, c’è un dato che coglie di sorpresa. Nei primi nove mesi del 2022 i numeri Istat indicano un aumento dei matrimoni, +4,8% rispetto allo stesso periodo del 2021, dovuto esclusivamente alla crescita delle nozze civili (+10,8%). Ad aumentare in modo consistente sono le unioni civili che salgono del 32%. Nel 2021 sono stati celebrati in Italia 180.416 matrimoni, l’86,3% in più rispetto al 2020, un picco risultato però dell’effetto Covid. Tuttavia l’aumento non è stato sufficiente a recuperare quanto perso nell’anno precedente. I matrimoni religiosi, quasi triplicati rispetto al 2020, sono in calo (-5,1%) rispetto al periodo pre-pandemico.

Alessandro Belardetti