di Davide Nitrosi Venti regioni in 100 giorni, l’ultima sarà la Basilicata la settimana prossima, giovedì scorso la visita a Bologna e poi la Liguria. Lord Edward Llewellyn, 56 anni, nuovo ambasciatore del Regno Unito a Roma, ha voluto vedere da vicino tutta la Penisola appena arrivato, ma la prima tappa del suo viaggio in Italia è stato un luogo del cuore. Subito a Napoli, come mai ambasciatore? "È stata la prima visita che ho fatto fuori Roma, dopo aver presentato le credenziali. Quando ero bambino, tra gli 8 e gli 11 anni, mio padre era ufficiale della Royal Navy presso la base Nato di Pozzuoli. Io studiavo in Gran Bretagna ma tutte le vacanze, le trascorrevo nella nostra casa vicino a Napoli". Ricordi indelebili dell’infanzia italiana? "Ricordi bellissimi. La vista dalla casa dove abitavamo spaziava su Ischia e il mare. E poi le pizze di Pozzuoli con il forno a legna, ricordo persino il loro profumo. E i viaggi in barca a Palinuro, il sabato e la domenica a Ravello e sulla costiera amalfitana...". Com’è stato tornare in quel luogo dell’infanzia italiana? "La cosa più emozionante è che abbiamo ritrovato la casa in cui avevo vissuto. Il nostro console onorario di Napoli Pierfrancesco Valentini è riuscito a contattare la famiglia che ora abita lì, la signora Lia Coppola. All’inizio, mi ha detto il console, lei ha pensato che fosse uno scherzo, poi il console è riuscito a convincerla e così sono ritornato nella casa per la prima volta dopo la mia infanzia, un momento emozionate. Mi sono affacciato dal balcone, con la vista sul mare. La casa non è cambiata quasi per niente. Con la signora Coppola abbiamo preso il caffè e il tè nel giardino. E la settimana scorsa la famiglia Coppola era nostra ospite a Roma in occasione dei festeggiamenti per il giubileo della ...
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