Lagarde promuove la cura Bce "I tassi iniziano a funzionare Ma l’inflazione è ancora alta"

La presidente a confronto sulle sfide economiche con 400 studenti provenienti da tutta Europa "Il nostro sistema è robusto, crisi improbabili. Credit Suisse e Deutsche Bank sono cose diverse".

Lagarde promuove la cura Bce  "I tassi iniziano a funzionare  Ma l’inflazione è ancora alta"

Lagarde promuove la cura Bce "I tassi iniziano a funzionare Ma l’inflazione è ancora alta"

di Ilaria Ulivelli

Galoppa ancora l’inflazione, è sempre troppo alta (e cresce) quella al netto degli alimentari e dell’energia, la cosiddetta ’core’. Snocciola cifre e sfide la presidente della Bce, Christine Lagarde: "Entro il 2025 si dovrà raggiungere il 2%, non troppo e non troppo poco: l’obiettivo che perseguiamo è ritrovare una stabilità che consenta alle attività di prosperare". La condottiera della Banca centrale europea a Firenze partecipa all’incontro con quattrocento studenti delle scuole superiori provenienti da tutt’Europa. Un evento che si celebra nell’incantevole cornice di palazzo Corsini, promosso dall’Osservatorio Permanente Giovani-Editori presieduto da Andrea Ceccherini, che segue la firma del Memorandum of understanding di Milano del giugno 2022 da parte dei governatori delle banche centrali di Italia, Francia, Spagna, Paesi Bassi (e in seguito Portogallo) per diffondere l’educazione economico finanziaria a livello europeo.

Non devono spaventare le turbolenze causate sui mercati dai problemi di alcune banche, non si deve temere che il caos contagi anche l’Europa: perché le banche europee sono solide e la Bce ha tutti gli strumenti per aiutarle, senza dover scegliere tra la difesa della stabilità dei prezzi e quella finanziaria. Risponde alle domande degli studenti, Christine Lagarde. Difende le scelte, anche impopolari, fatte negli ultimi mesi e rassicura i giovani sul futuro, perché le sfide di questo periodo di "permacrisi", cioè una serie di shock senza precedenti, hanno dimostrato la forza dell’Ue.

"Dopo un lungo periodo di tassi bassi, interessi bassi, costi bassi e alti rendimenti, è arrivato prima il Covid, poi la guerra e la crescita incontrollata dei prezzi dell’energia – spiega Lagarde – Dopo un periodo di illusione di pace, di salute e di energia a basso costo abbiamo dovuto sperimentare la resilienza". Dunque l’atteggiamento non dev’essere "pessimista" o "negativo", perché "quello che siamo riusciti a fare con la resilienza è straordinario". Ed elenca l’arrivo del vaccino, il risparmio energetico arrivato al 20% su una richiesta del 15%. "La dimostrazione che siamo forti assieme. E bisogna salvaguardare i messaggi alla base dell’Europa: quando la vita si fa difficile ci si rimbocca le maniche e si va avanti facendo cose che non si sarebbe mai immaginato di fare".

I rialzi dei tassi "stanno cominciando a funzionare", come dimostrano anche i nuovi dati sull’inflazione, ma "la core inflation è ancora troppo elevata, in Italia è passata dal 5,6% al 5,7% quindi c’è ancora lavoro da fare", ha detto la presidente durante l’incontro. I tassi d’interesse sono passati dal -0,5% del novembre 2019 al +3,5% di oggi: si tratta di 400 punti base in poco tempo. Ma c’è ancora tanta strada da percorrere.

Lagarde sottolinea come ci sia una sorta di "nebbia" che impedisce di avere una visione chiara del futuro. "C’è molta incertezza", quindi la Bce valuterà i nuovi dati macroeconomici ad ogni incontro, e da quello dipenderanno le prossime scelte. "L’obiettivo ambizioso ma molto chiaro è di riportare l’inflazione al 2%", e "non c’è nulla che ci farà cambiare l’obiettivo perché è di importanza critica", ribadisce. Rispondendo alle domande sulle recenti crisi bancarie, Lagarde fa chiarezza mettendo alcuni punti fermi. "Non metterei nella stessa categoria Deutsche Bank e Credit Suisse: sono cose diverse", spiega. E per quanto riguarda il fallimento della Silicon Valley Bank osserva che un caso simile è "poco probabile che si ripeta in Ue", perché "il sistema è molto robusto", e non abbiamo banche con la stessa concentrazione di venture capital della Svb".

Inoltre, ricorda che negli Usa c’erano solo "circa 13 o 14 banche controllate", alle quali veniva chiesta liquidità sufficiente in caso di problemi. "In Ue sono molte di più, sono circa duemila, per le quali facciamo stress test e verifichiamo che abbiano capitali sufficienti. Fa una grossa differenza", spiega.

Bisogna avere fiducia, lo ripete la presidente Lagarde che plaude all’idea di Ceccherini di istituire "un eurobarometro che misuri la competenza e il livello di istruzione dei futuri cittadini dell’Unione e una giornata europea annuale dell’educazione economico-finanziaria". "È una proposta eccellente da esplorare con le banche centrali – dice Lagarde – Italia e Francia, per esempio, hanno già dei programmi di alfabetizzazione finanziaria e anche la Bce è attenta ai giovani. Abbiamo infatti raddoppiato il numero di borse di studio".

Ai ragazzi che chiedono quali diversi scenari possibili nei due casi che Russia o Ucraina prevalgano nella guerra che li contrappone risponde "posso solo pensare che l’Ucraina vinca la guerra" e "credo nella trasparenza", e proprio su questo "alcuni mercati devono migliorare". Come quello dell’energia.