Giovedì 25 Aprile 2024

L’aereo pesa troppo Scendono sette passeggeri

Volo Londra-Milano, costretti a restare a terra. In cambio voucher di 250 euro . La compagnia Ita si giustifica: "Troppo vento, bisognava alleggerire il velivolo"

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L’aereo pesa troppo, il vento è forte e per decollare bisogna alleggerirlo, a sette passeggeri viene così chiesto di scendere in cambio di un voucher da 250 euro. È quanto successo l’altro giorno su un volo Ita Airways diretto dall’aeroporto di London City a Milano Linate. "L’evento è dipeso dalle condizioni meteorologiche della capitale inglese, che risultavano critiche già da inizio giornata per forte vento e pioggia, e che hanno comportato limitazioni operative aggiuntive sull’unica pista dell’aeroporto divenuta utilizzabile", ha spiegato Ita Airways in una nota. "Quando tutti i clienti erano già stati imbarcati in perfetto orario, il Controllo del traffico aereo locale segnalava una variazione significativa della direzione e dell’intensità del vento obbligando l’equipaggio a cambiare la direzione di decollo, cosa che comportava una limitazione del peso massimo al decollo di circa 700 chilogrammi", ha chiosato la compagnia.

Tradotto, dopo aver provveduto allo sbarco dei "pochi bagagli" presenti in stiva, Ita ha "dovuto sbarcare sette clienti, su base volontaria". Sul volo, operato da German Airways, vi erano tra gli altri alcuni giornalisti italiani e dei tifosi del Milan che rientravano a Milano dopo la partita di Champions League col Tottenham. Tutta la scena è stata ripresa da telefonini e postata su Internet.

"Siamo bloccati. Al momento cercano cinque volontari, quattro uomini e una donna, che scendano e stiano a Londra. Fantascienza". A scriverlo sui social è stato il giornalista Gianluigi Nuzzi, conduttore di ’Quarto Grado’, che si trovava a bordo e ha registrato tutta la scena in un video. Sullo stesso volo erano presenti anche altri due cronisti: Alessandro Alciato e Alessia Tarquinio. Quest’ultima, per altro, è stata al centro di un ’simpatico’ siparietto, anche questo immortalato dai telefonini: è stata costretta a tradurre per tutti la richiesta della compagnia aerea visto che a bordo nessuno dell’equipaggio parlava italiano.

In un momento di tensione sull’aereo, dato che non uscivano i volontari, l’equipaggio ha minacciato i passeggeri di procedere in base al costo del biglietto sostenuto. Ovvero tra chi aveva pagato meno per salire a bordo. Alla fine, comunque, i sette si sono trovati e l’aereo è potuto decollare per atterrare a Milano con tre ore di ritardo.